Eurispes presenta progetto porto Hub di Palermo

È stato presentato a Palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione siciliana, il progetto di fattibilità tecnica ed economica del porto Hub di Palermo e della riqualificazione della costa sud orientale.

Il Presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara, aprendo i lavori, ha commentato: ‘È il contributo che Eurispes, a due anni distanza dall’apertura della sede dell’Istituto nel capoluogo siciliano, ha voluto dare alla Sicilia, nella consapevolezza delle grandi potenzialità del territorio e della necessità di una infrastrutturazione adeguata in grado di accompagnare percorsi di svilupp0’.

Nicola Piazza, coordinatore del Comitato scientifico della sede siciliana dell’Eurispes, introducendo i lavori di presentazione, ha sottolineato la necessità di una interazione tra tutti i soggetti, istituzionali e privati, capace di individuare e promuovere soluzioni per uscire dalla crisi occupazionale che interessa il Mezzogiorno, in un gioco di squadra rispettoso delle prerogative di ognuno.

Il progetto del porto Hub, illustrato da Giovan Battista Rubino, componente del Comitato scientifico Eurispes, è di quelli che trasformerebbero la città, facendole recuperare il suo ruolo centrale nel Mediterraneo.

La realizzazione del porto Hub – spiega Rubino – per le sue caratteristiche tecniche, farebbe di Palermo il porto più importante del sud Europa, in grado di movimentare 16 milioni di container all’anno, contro i 5 del porto di Valencia, i 3 milioni di quello di Gioia Tauro e i 2 milioni circa dei porti di Barcellona e Genova.

L’opera, che ha un costo di circa 5 miliardi di euro, a regime, darebbe lavoro a 435mila persone, e potrebbe essere finanziata prevalentemente con capitali privati. I tempi di realizzazione – osserva Saverio Romano, Responsabile del Dipartimento Mezzogiorno dell’Eurispes – sono di tre anni, dal rilascio delle autorizzazioni, legate all’inserimento dell’opera nel piano di quelle nazionali e di carattere strategico. Ovviamente sarà necessaria una forte collaborazione tra le istituzioni ma il ritorno economico che se ne avrebbe inciderebbe positivamente non solo su Palermo e sulla Sicilia ma su tutto il Mezzogiorno. Un tema connesso con quello della realizzazione del porto commerciale, è quello ambientale e il Presidente Fara chiarisce: ‘La realizzazione di questa infrastruttura è legata a filo doppio con la riqualificazione della costa sud-orientale di Palermo, da anni in stato di abbandono. Il progetto, che consentirebbe la fruizione e la balneazione di ampi tratti di costa, restituirebbe inoltre a quella parte di città la vista del mare’.

Unanime apprezzamento al progetto da parte del Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, per il quale un’opera come questa coinvolge il sistema Italia ma anche le istituzioni europee. Il Comune è pronto a un confronto laico sul progetto, e comunque apprezziamo il metodo seguito dall’Eurispes. Positivo anche il commento di Gianfranco Micciché, Presidente dell’Assemblea regionale siciliana: ‘Quella del porto Hub di Palermo presentato dall’Eurispes è una idea vincente, rivoluzionaria per Palermo, che farebbe della Sicilia un polo di grande importanza e, per quello che vale, può contare su tutto il mio sostegno politico’. Nello Musumeci, Presidente della Regione siciliana, si dichiara aperto al confronto, perché l’opera è suggestiva nella sua progettualità: il Mediterraneo è tornato ad essere un mare di traffici e di commerci e dobbiamo intercettare quelli che arrivano dal canale di Suez, con infrastrutture e servizi adeguati. Da apprezzare l’iniziativa dell’Eurispes, innovativa e autorevole: entro il mese di dicembre 2018 dovranno essere acquisiti nuovi elementi dal confronto con tutti i soggetti a vario titolo interessati’.

I dati tecnici della proposta progettuale

L’area portuale è rappresentata da una piattaforma collegata con la costa all’altezza della Bandita e che forma con essa una baia larga circa 300 metri e lunga tre chilometri, destinata agli sport acquatici e con 200 posti per le imbarcazioni da diporto in transito.

Lungo la baia si prevede di realizzare una grande spiaggia, in parte libera e in parte attrezzata e, a monte di essa, impianti sportivi all’aperto per 10 ettari, un parco urbano sul mare ed ampi spazi per il tempo libero con punti ristoro e negozi. Nello spazio compreso tra quest’area e la statale 113 il progetto prevede una strada panoramica che parte con un nuovo ponte sull’Oreto per giungere sino alla Bandita. A valle della strada una pista ciclabile ed una per il running lunghe tre chilometri che, attraverso un ponte ciclopedonale, arrivano al porto turistico.

Il porto, che ha 9 km di banchine e un piazzale di circa 200 ettari, è un porto-canale con ingresso a nord-ovest e uscita a sud-est ed è direttamente collegato ad un retroporto di 100 ettari. Ha una profondità che va da 18,5 a 27 metri ed è dotato di tutti i servizi. Nell’area del retroporto sono stati previsti un hotel, un residence, un parcheggio multipiano e 8mila metri quadrati destinati ad uffici.
L’opera, che avrebbe un costo di 5 mld di euro e che a regime darebbe lavoro a oltre 435 mila persone, potrebbe essere finanziata prevalentemente con capitali privati.

Circa Redazione

Riprova

Neuroscienze: la ricerca avanzata e innovativa. Esperti a confronto a Villa Doria d’Angri

Napoli. Notevole interesse per “The EBRAINS-Italy Research Infrastructure for Neuroscience challenges” in corso di svolgimento …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com