Al Municipal Stadium di Breslavia finisce 2-1 per i cechi. La formazione di Bilek entra in partita alla velocità della luce. Con un uno-due micidiale mette in ginocchio gli ellenici che riescono solo a riaprire la partita con la complicità dell’uomo dal quale meno di tutti ti aspetti l’errore; il portiere del Chelsea Peter Cech. E’ Jiracek, servito da Hubschman, a sbloccare il risultato dopo soli 3 minuti. Ammesso che la gara non fosse sufficientemente in salita per i greci, di minuti ne passano altrettanti e stavolta il sigillo lo mette Pilar che da pochi passi mette a frutto il perfetto cross di Gebre Selassie. Grecia sfortunata. Al 23′ perde infatti il portiere Chalkias per un guaio muscolare. Cech può stare serenamente a guardare i suoi compagni di squadra che, nelle poche occasioni in cui gli avversari fanno capolino, fanno scattare alla perfezione il fuorigioco. Nella ripresa Santos inserisce Gekas mentre Bilek perde Rosicky per un lieve problema fisico e inserisce Kolar. È sempre la Repubblica Ceca a comandare il gioco ma non è più necessario mantenere ritmi vertiginosi e la Grecia riprende un po’ di coraggio con l’involontaria complicità di Cech che, al 18′, incappa in una papera insolita per lui. Il portiere perde goffamente palla e la regala a Gekas che insacca a porta vuota. L’orgoglio spinge i greci in disperati tentativi per agguantare quantomeno il pareggio ma i cechi amministrano senza troppi problemi e conquistano tre punti preziosi. Ancor più preziosi si riveleranno qualche ora dopo al termine della seconda partita del girone con Russia e Polonia che pareggiano. È un bel duello quello che i padroni di casa ingaggiano contro la Russia che tanto aveva impressionato alla prima uscita. Questa volta impiega 37′ per sbloccare il risultato e lo fa sugli sviluppi di un calcio da fermo con Dzagoev, autore del suo terzo gol dopo la doppietta della prima giornata. In porta c’è Tyton, l’uomo della provvidenza che, entrando a freddo, ha parato il rigore contro i greci nella gara inaugurale. Calcio di punizione di Arshavin e colpo di testa vincente del momentaneo capocannoniere dell’Europeo. La Polonia non molla e raggiunge il pareggio al 12′ della ripresa con uno splendido gol di Blaszczykowski.
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