Eurogruppo all’Italia: Misure per rispettare le regole. Tria: “A luglio nuovi dati, non chiacchiere”

L’Italia deve rispettare le regole di bilancio per evitare la procedura di infrazione per debito eccessivo. Mario Centeno presidente dell’Eurogruppo da l’ultimatum a Roma. “L’Eurogruppo ha ascoltato le proposte della Commissione Ue sull’Italia e sostiene la richiesta di prendere le misure necessarie per rispettare le regole di bilancio”. “C’è un chiaro sostegno per la nostra analisi e il nostro approccio, ora continuiamo con il lavoro preparatorio che può portare alla procedura”, ha aggiunto il commissario agli affari economici Pierre Moscovici. Per il commissario francese “la procedura è giustificata” nei confronti dell’Italia ma, ha aggiunto lascia una porta aperta al dialogo, “cerchiamo in tutti i modi di evitarla”. Però “le regole devono essere rispettate”. “Ho presentato i principali punti del pacchetto di primavera per il semestre europeo in particolare per quanto riguarda l’Italia. E ringrazio Centeno per il chiaro sostengo che ha dato all’analisi della Commissione”, ha detto ancora il commissario agli affari economici al termine della riunione dei ministri delle finanze della zona euro durata oltre 15 ore a Lussemburgo.

“Accolgo con favore gli impegni di Tria e Conte, so che agiscono in buona fede e con buona volontà per un accordo, ma ci servono più dati, più impegni, fatti, e misure necessarie, perché alla fine le regole sono regole e i conti devono tornare”, ha concluso Moscovici. “E’ in questo spirito che dobbiamo avere scambi con le autorità italiane, in questo momento una procedura è giustificata, vogliamo evitarla, ma per farlo dobbiamo assicurare che le regole siano rispettate nel 2019 e 2020”.

“L’azione concreta” chiesta dalla Commissione Ue “è far vedere perché noi diciamo che possiamo arrivare ad un abbassamento previsto del deficit di 0,2 punti in meno. Dovremo dargli le cifre, da dove vengono”, ha spiegato il ministro dell’economia italiano, Giovanni Tria, che poi ha definito i minibond una cattiva idea.

“Dobbiamo raggiungere quel deficit che ho indicato che è anche compensativo sul mancato raggiungimento dell’obiettivo nel 2018”, spiega l’esponente del governo Conte. “Non è un problema di nuove misure o no, quello è l’obiettivo, noi pensiamo che lo raggiungiamo senza variazioni legislative”, ha aggiunto.

Tria ribadisce che porterà altri dati alla Ue anche prima della fine di luglio, non soltanto quelli sulle maggiori entrate che saranno disponibili a fine mese. “Porto dati non chiacchiere”, perché “abbiamo maggiori entrate, quindi maggiori ricavi”. Nell’incontro con Moscovici “abbiamo posto le basi di quello che discuteremo, gli obiettivi del negoziato”, spiega Tria, parlando di “dialogo costruttivo”. Moscovici? “Non devo convincerlo con le mie argomentazioni, abbiamo deciso cosa porterò, i negoziati si fanno così”.

I ministri delle Finanze dell’Eurozona hanno detto di no a Lussemburgo ai cosiddetti “mini-bot”. Lo riferisce la Faz, che in una corrispondenza da Bruxelles cita il ministro delle Finanze tedesco Olaf Scholz, il quale alla riunione di ieri ha detto che “Non ci saranno Mini bot. Non hanno alcun senso, neanche per i Paesi che ne stanno discutendo”.

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