E’ arrivato da poco al Palazzo del Consiglio europeo, il premier italiano che qui presenzierà ad una serie di bilaterali, con il presidente dell’Eurogruppo e primo ministro del Lussemburgo, Jean-Claude Juncker e con il ministro francese delle Finanze, Francois Baroin, con i quali discuterà della correzione dei conti da mettere in campo per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013. Facendo riferimento al calo dello 0,5% nel 2012 previsto dall’Ocse, la correzione necessaria salirebbe dai 13-15 mld previsti finora a 20-25 mld.
I tecnici sono al lavoro e le simulazioni di queste ore “devono necessariamente tenere conto” di un andamento del pil peggiore di qualsiasi precedente previsione. Per questo, si spiega, facendo riferimento al calo dello 0,5% nel 2012 previsto dall’Ocse, la correzione necessaria salirebbe dai 13-15 mld previsti finora a 20-25 mld. Al momento, “si lavora sulla parte bassa di questa forchetta”.
Monti parteciperà poi alla riunione dell’Eurogruppo, nel quale siedono ministri dell’Economia e delle Finanze di Eurolandia. Esigua invece, la delegazione italiana composta dal premier e dal neoviceministro dell’Economia, Vittorio Grilli.
Olli Rehn: Italia affronti sfide. Nel rapporto sull’ Eurogruppo che il commissario europeo agli Affari Economici e monetari europei Olli Rehn, presenterà stasera, c’è un chiaro invito all’Italia affinché affronti “rapidamente le sfide formidabili che ha davanti”. “Il nuovo governo ha le competenze per definire un pacchetto di riforme complessivo e coerente – riconosce il documento – un pacchetto che può ridare impulso alla crescita e ripristinare la fiducia”.
Nel rapporto intitolato ‘Affrontare le sfide italiane dell’alto debito e della bassa crescita’ si afferma che, “nel formulare la sua agenda di riforme”, il nuovo governo “può costruire sui numerosi provvedimenti che sono già stati decisi”. “Per essere credibile, l’agenda dovrebbe essere ambiziosa, generale, ma anche dettagliata e vincolata nel tempo”, prosegue il rapporto, sottolineando la necessità che, “per contribuire a cambiare l’umore dei mercati, le riforme chiave dovrebbero essere anticipate”. “La Commissione, in collegamento con la Banca centrale europea – assicura il documento – è pronta ad impegnarsi con e a sostegno del governo italiano in questa importante missione”. Quindi, Rehn riconosce che, “mentre sta anzitutto all’Italia convincere i mercati della sua determinazione ad affrontare le sfide, l’area euro nel suo insieme ha anche bisogno di trovare soluzioni sistemiche credibili per scongiurare un ulteriore contagio e per fugare ogni dubbio sul futuro dell’euro e dell’eurozona”. Il rapporto cita poi il principio dell’equità sociale che, “come Monti ha sottolineato, è essenziale” nell’agenda delle riforme e concorda sul fatto che la capacità dell’Italia di fare le riforme per ripristinare la fiducia dei mercati dipende dal “sostegno dei partiti, delle forze sociali e dei cittadini”.
Intanto il presidente del Consiglio Mario Monti, nella sua veste di ministro dell’Economia, è arrivato a Bruxelles per partecipare alla riunione dell’Eurogruppo. Con lui, c’è anche il nuovo viceministro dell’Economia, Vittorio Grilli. Monti ha in programma un incontro bilaterale con il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker e con il ministro delle Finanze francese Francois Baroin.
a revisione al ribasso del pil pesa sull’entità della correzione dei conti da mettere in campo per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013. Facendo riferimento al calo dello 0,5% nel 2012 previsto dall’Ocse, la correzione necessaria salirebbe dai 13-15 mld previsti finora a 20-25 mld.
I tecnici sono al lavoro e le simulazioni di queste ore “devono necessariamente tenere conto” di un andamento del pil peggiore di qualsiasi precedente previsione. Per questo, si spiega, facendo riferimento al calo dello 0,5% nel 2012 previsto dall’Ocse, la correzione necessaria salirebbe dai 13-15 mld previsti finora a 20-25 mld. Al momento, “si lavora sulla parte bassa di questa forchetta”.