Per il coordinatore cittadino del partito verde salernitano i conti non tornano. C’è il dubbio che le procedure non siano state eseguite a norma
Europa Verde Salerno torna sul caso della piscina comunale “Simone Vitale” di Salerno. Lo scorso novembre la piscina, di proprietà del Comune di Salerno che ha anche responsabilità sulla manutenzione della struttura, era stata chiusa fino a data da destinarsi a causa di alte presenze batteriche all’interno dei soffioni delle docce. Tra i batteri rilevati anche quello della Legionella, potenzialmente mortale per l’uomo.
La notizia della riapertura della piscina avrebbe potuto far ben sperare, considerando gli investimenti in nuovi macchinari pubblicizzati dall’Amministrazione comunale. Purtroppo però è di questi giorni la notizia che la “Vitale” di problemi ne abbia ancora parecchi. L’ultimo, apparentemente risolto proprio nelle ultime 24 ore, quello dell’assenza di acqua calda nelle docce, disagio alquanto pesante considerando le basse temperature di questi giorni e l’uso agonistico che se ne dovrebbe fare. Da Palazzo di Città han fatto sapere che il problema fosse relativo alla condensa che avrebbe bloccato tutto il sistema di areazione e di riscaldamento (UTA) oltre che creare problemi alle docce.
A tornare sull’argomento però è il coordinatore cittadino di Europa Verde Salerno nonché professionista del settore della depurazione delle acque, Raffaele Di Noia: “Da tecnico del settore – si chiede scettico Di Noia – non capisco quale correlazione abbia il sistema dell’acqua sanitaria con l’Uta, come dichiarato all’Amministrazione comunale. Si tratta di due sistemi distinti e separati sui quali non si dovrebbe fare confusione. Il vero problema è che, ad oggi, non si sa ancora come sia stato trattato il problema della Legionella, da cui è partito tutto il caso a novembre scorso e che potrebbe ancora oggi essere in circolo”.
Di Noia spiega, dal punto di vista tecnico, i motivi della sua preoccupazione: “La Legionella prolifera tra i 35 a 45 gradi centigradi. Al di sotto di queste temperature il batterio rimane dormiente. Gli interventi che il Comune afferma di aver fatto supponiamo siano stati effettuati sui boiler e su tutti i punti d’uso dell’acqua. Avendo oggi temperature che non arrivano ai 35 gradi, la nostra paura è che la Legionella possa essere ancora presente sebbene non attiva”.
“Come hanno risolto il problema della Legionella e come pensa il Comune di Salerno di risolvere il problema della prevenzione all’interno di una struttura comunale? – si chiede infine Di Noia – Cosa ne pensa l’Arpac, ente deputato al controllo della previsione del rischio sulla struttura? Attendiamo fiduciosi risposte, per il bene dei cittadini e degli atleti delle squadre sportive che torneranno a breve in vasca”.