Anna Palacio, già ministro degli esteri della Spagna nel governo Aznar, ha lamentato come legale di Silvio Berlusconi la sua incandidabilità alle elezioni europee di maggio decisa dalla Corte di Strasburgo. “È molto sorprendente ed insolito che la cancelleria della Corte Europea abbia dato notizia del rigetto di questa domanda, peraltro ancora incompleta e inviata via fax, a meno di 24 ore della sua presentazione e, quanto più grave, senza che un giudice la abbia visionata. Ed è altrettanto sorprendente che tale rigetto sia stato pubblicizzato a mezzo stampa, alla vigilia di questa conferenza nella quale avrei illustrato l’iniziativa. Non ci fermiamo qui. Chiederemo che la nostra domanda venga analizzata da un giudice della Corte, così come previsto dalla legge. Insieme a quasi 4000 cittadini italiani abbiamo firmato un’istanza per la sospensione, nel periodo necessario ad esaminare i ricorsi pendenti presso la Corte di Strasburgo, degli effetti della sentenza ‘Diritti Tv’ nei confronti di Silvio Berlusconi. Questo per consentire a milioni di elettori la possibilità di esprimere, il prossimo 25 maggio, la propria preferenza nei confronti del leader dei moderati italiani. In seguito al rigetto della nostra istanza stiamo, perciò, valutando modalità per appellarci a un giudice della Corte affinché prenda visione di tutta la documentazione che abbiamo presentato come domanda di misure provvisorie alla Corte Europea dei Diritti Umani ed in virtù dell’articolo 39 del suo regolamento. In pratica il riferimento aperto è sul diritto del voto, che il Presidente di Forza Italia non possa raccogliere il libero voto degli italiani nelle urne a causa di una legge applicata in modo retroattivo (legge Severino) ed in violazione dell’articolo 7 della stessa Convenzione. Lana caprina? In seguito al rigetto della istanza si stanno valutando modalità per appellarci a un giudice della Corte affinché prenda visione di tutta la documentazione presentata. Sic et sempliciter.
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