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In vista delle elezioni europee occorre ricostruire il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni comuni e per farlo occorre spirito critico per dire che “il rigore e l’austerità ha prodotto costi sociali e non ha rafforzato lUe nell’economia globale” ma d’altro canto serve anche “rafforzare gli strumenti di democrazia diretta ” a partire dal ruolo del Parlamento europeo. Questi gli obiettivi del governo italiano alla vigilia del 26 maggio secondo il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il premier ne ha parlato all’assemblea di Rete imprese Italia. “La politica si e mostrata lontana dalle istanze dei cittadini e forse ha dimostrato anche scarso coraggio” in una fase storica molto complessa. “Assenza di coraggio e visione che abbiamo pagato con un duplice deficit – ha aggiunto Conte – deficit democratico e del governo della economia”.
“Negli ultimi anni la politica ha progressivamente perduto la sua funzione di rappresentanza, non solo in Italia, si è mostrata lontana dalle istanze dei cittadini, forse ha dimostrato scarso coraggio”, ha osservato il premier. L’assenza di coraggio ha prodotto un “duplice deficit: il primo è un deficit democratico. Dovremo rafforzare il potere di iniziativa legislativa del Parlamento europeo e il suo potere di inchiesta”, insomma “rafforzare gli strumenti di democrazia diretta”. Il secondo deficit è quello di “un governo comune dell’economia. Si è preferito difendere lo status quo – ha detto Conte – fatto di rigide procedure di austerità che hanno prodotto costi sociali, disoccupazione e povertà”. Il governo “sta cercando un approccio nuovo per dare linfa al progetto europeo. Non abbiamo bisogno di europeisti a buon mercato – ha spiegato – o di derive nazionaliste ma di un contributo critico. Di una lucida analisi dei problemi per promuovere più democrazia, più solidarietà, indirizzo che perseguiremo con determinazione ai prossimi vertici europei”.
