Nelle prossime Elezioni Europee, ci si chiede:il generale Roberto Vannacci sarà candidato? Ab initio a tentare l’autore del libro ‘Il mondo al contrario’ a candidarsi è stato Gianni Alemanno, che prepara una lista a destra di Fratelli d’Italia. In seguito è arrivata la Lega che sarebbe pronta a a candidare nelle proprie liste il militare, che avrebbe raggiunto un accordo anche relativamente a un eventuale indennizzo se non dovesse essere eletto. Ovvie smentite sia da parte di Vannacci che da Matteo Salvini. Report parlava di questo indicando un leghista come fonte della notizia.
“Sono un soldato, voglio continuare a fare con dedizione il mio lavoro, e non ho all’orizzonte nessun obiettivo politico. Non lo escludo in futuro, ma sarò io a dare per primo la notizia”. E’ la risposta di Vannacci alle domande su una sua probabile o possibile candidatura. ‘Report’ parlava di un possibile accordo tra Vannacci e il partito nel quale ci sarebbe anche una sorta di clausola di salvaguarda per il generale nel caso non fosse eletto. “Credo che Salvini abbia promesso la candidatura certa a Vannacci, e se ciò non si verifica Salvini dovrà pagare dei gran soldi a Vannacci”, rivela la fonte. Quanto? Circa 200-300 mila euro.
C’è una terza parte interessata: il nuovo partito ‘Indipendenza!’ fondato dall’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, che ritiene che Vannacci avrebbe voluto candidarsi con FdI, ma dopo la rottura con il ministro Guido Crosetto avrebbe guardato altrove per una eventuale candidatura.
Sempre Report avrebbe ascoltato persone vicine al generale che affermano che una sua probabile discesa in campo sia vincolata all’esito dell’inchiesta disciplinare che gli è stata comunicata lo stesso giorno della designazione a capo di Stato maggiore delle forze terrestri: ‘Vannacci vuole dimostrare di non aver violato i regolamenti e a questo punto potrebbe dimettersi dall’esercito e affrontare una scesa in politica a testa alta”.
Di certo c’è che il generale, in licenza per motivi personali, tornerà a Roma il 27 dicembre per iniziare l’avvicendamento con l’attuale capo di Stato maggiore delle forze operative terrestri. Poi inizierà il conto alla rovescia per le Europee di giugno, e Salvini non vuole lasciarsi scappare l’occasione di candidarlo nelle proprie liste. L’accordo potrebbe essere già cosa fatta.