Monito della Francia all’Italia e, soprattutto, al governo targato M5S-Lega che dovrebbe nascere questo pomeriggio dopo il passaggio al Quirinale. Alcuni passaggi preoccupano l’Europa e in particolare i cugini d’Oltralpe che, per voce del ministro dell’Economia Bruno Le Maire, fanno arrivare un messaggio chiaro al tandem Salvini-Di Maio: ‘Se il nuovo governo si assumesse il rischio di non rispettare i propri impegni sul debito, sul deficit, ma anche sul riordino delle banche, è tutta la stabilità finanziaria della zona euro che verrebbe minacciata. Non rispettare questi impegni significa minacciare le economie di tutti i risparmiatori europei. Vedremo quali decisioni saranno prese dall’Italia, io ribadisco quanto sia importante mantenere questi impegni a lungo termine per garantire la nostra stabilità comune e gli impegni presi dall’Italia valgono qualunque sia il governo, io rispetto la decisione sovrana del popolo italiano, ma ci sono impegni che superano ognuno di noi. Tutti in Italia devono capire che il futuro del Paese è in Europa e da nessun’altra parte, e perché questo futuro sia in Europa ci sono regole da rispettare’.
Attualmente sono entrati a far parte dell’Unione Europea 28 stati sovrani. Di questi soltanto 18 utilizzano l’Euro e ancora meno, 11 di essi, adottarono l’Euro dal momento in cui la moneta unica entrò in vigore, ovvero dal 1 Gennaio 1999.
Grecia, Slovenia, Cipro e Malta furono i primi Stati ad essere ammessi nell’Eurozona dopo la sua fondazione. Ultima la Lituania, nel 2015.
La politica monetaria dell’Eurozona è sotto il diretto ed esclusivo controllo della Banca Centrale Europea (BCE) la cui sede si trova a Francoforte. La BCE viene coadiuvata dalle riunioni dell’Eurogruppo, formato dai ministri delle finanze degli Stati dell’Eurozona.
Come accennato precedentemente, esistono paesi che, pur facendo parte dell’UE, hanno stabilito di non adottare la moneta unica europea. E’ questo il caso della Danimarca, ma è di certo il Regno Unito ad aver reso noti all’opinione pubblica tutti i sottili equilibri che regolano l’adozione dell’Euro.
Il Regno Unito infatti non ha mai adottato la moneta unica europea, e a nulla sono valsi gli sforzi dei primi ministri Brown e Blair nel tentativo di rassicurare i sudditi britannici sul destino della propria economia nel momento in cui si fosse deciso di abbandonare la sterlina. Nel 2008 i dati di un referendum resero chiarissimo che i sudditi di Elisabetta II non avevano alcuna intenzione di rinunciare alla propria moneta nazionale.
Le banche centrali degli Stati Membri dell’UE che non hanno adottato l’Euro pongono i loro rappresentanti all’interno del Sistema Europeo delle Banche Centrali (SEBC), di cui naturalmente la BCE è un membro preminente.
L’alleanza Di Maio-Salvini è un incubo per l’Ue ed è lo scenario che Bruxelles temeva di più. Ed è quello con cui da adesso dovrà confrontarsi, tanto più che si sta concretizzando l’alleanza tanto temuta, quella tra il Movimento 5 stelle di Luigi Di Maio e la Lega Nord di Matteo Salvini. Una coalizione ‘populista’ ed ‘euroscettica’. La coppia M5s-Lega potrebbe avere, in linea teorica, effetti dirompenti sulla stabilità dell’Unione e dell’Eurozona.
I due partiti, infatti, si sono trovati dalla stessa parte al Parlamento europeo quando hanno dovuto votare sul bilancio dell’Ue (il 63% delle volte d’accordo) e la politica economica e monetaria (68%). Anche sul commercio internazionale (60%), hanno trovato un certo accordo, soprattutto quando si è trattato di scagliarsi contro il Ceta, l’accordo di libero scambio tra l’Ue il Canada. Che proprio oggi Coldiretti chiede che il nuovo parlamento italiano stracci.
Il Movimento 5 stelle e la Lega sono anche molto critici nei confronti dell’attuale politica dell’Unione europea, poiché condividono opinioni protezionistiche comuni e una forte opposizione alle regole di bilancio dell’Eurozona. La loro offerta comune di abrogare l’ultima riforma della legge sulle pensioni in Italia metterebbe sicuramente Roma in rotta di collisione con la Commissione europea, così come con la Germania e altri partner della zona euro. Il Movimento 5 stelle e la Lega tendono anche a sostenere il rafforzamento delle relazioni dell’Italia con la Russia ed entrambe le parti promettono di fermare le sanzioni Ue contro Mosca.