La Guardia di Finanza di Pordenone, su delega della Procura della Repubblica di Udine, all’interno dell’operazione ‘Cars lifting’ ha disposto sequestri per 5 milioni di euro, oltre a 2 ville, 3 appartamenti, 75 autoveicoli (Audi, Volkswagen, Jeep, Mercedes, Bentley Continental, Citroen Maserati, Citroen DS Pallas, Alfa Romeo GTV), 12 motociclette (Harley Davidson, Ducati, Vespa, Laverda, Benelli, Suzuki) e 21 orologi di lusso (Rolex, Cartier, Gucci, Tudor, Breitling e Audemars Piguet), ha effettuato il sequestro, nell’abitazione di uno degli indagati, di una esclusiva ‘cantina’, del valore complessivo di 103.300 euro, costituita da 561 bottiglie di vino e liquori, tra questi vini Sassicaia e Tignanello Antinori, rum Demerara e Caroni, whisky Samaroli Coilltean e Signat Vintage.
Le indagini delegate dal Procuratore Aggiunto di Udine, Claudia Danelon, hanno, tra l’altro, consentito di rilevare un fenomeno fiscalmente evasivo, per portata e volume, di assoluta gravita’. Oltre al sequestro di 635 carte di circolazione, sono state sottoposte a ”vincolo ostativo” ulteriori 140 autovetture la cui immatricolazione (sempre irregolare) non era ancora conclusa. Per le stesse gli uffici del Dipartimento dei Trasporti hanno poi perfezionato l’iter, solo dopo aver ricevuto le attestazioni di pagamento dell’Iva (altrimenti non corrisposta) per complessivi 704 mila euro. ”Tali immatricolazioni illecite – ha ricordato il comandante della Guardia di Finanza di Pordenone, col. Stefano Commentucci – costituiscono un grave problema per il quale, aldila’ delle successive denunce e sequestri delle carte di circolazione, e’ necessario anche improntare attivita’ di tipo preventivo per precludere tali condotte criminose. Ad esempio, una delle agenzie di pratiche auto utilizzate dall’organizzazione, ubicata a Palermo, curava ”immatricolazioni”, per l’80%, per soggetti residenti in regioni del Nord e Centro Italia – ha aggiungo -, circostanza a dir poco assurda, tenuto conto che tali procedure amministrative sono logicamente perfezionate nell’ufficio pubblico piu’ prossimo a dove si trova il soggetto richiedente”.