Brutta avventura ieri, per un gruppo di alpinisti che scendevano dal monte Everest. Tre di loro sono morti, mentre altri due risultano dispersi. L’incidente è avvenuto ieri, quando un uomo di 61 anni di nazionalità tedesca, Eberhard Schaaf e un sudcoreano di 44 anni, Song Won-Bin, sono morti durante la discesa del lato sud del picco piu’ alto del mondo. La notizia è stata diffusa dall’agenzia Asian Trekking di Kathmandu che organizza le escursioni. I decessi sarebbero dovuti a crisi cardiaca dovuta all’altitudine. Sempre ieri ha perso la vita anche Shriya Shah, una donna di 33 anni, canadese di origini nepalesi, mentre non si hanno più notizie di un altro escursionista cinese e di una guida nepalese. La cosidetta “zona della morte” dell’Everest, l’area al di sopra degli ottomila metri, deve il suo nome al fatto che è praticamente impossibile sopravviverci per più di 48 ore, a causa delle temperature e della mancanza di ossigeno. Dal 1953, anno in cui il neozelandese Sir Edmund Hillary e lo sherpa Tenzing Norgay lo scalarono per primi, circa 4.000 persone sono riuscite a raggiungere il picco dell’Everest, ma oltre 200 sono state le vittime.
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