“Per quanto riguarda l’Ilva, il progetto che è stato anticipato non va assolutamente bene, mi sembra sia molto simile a quello originario e lo respingiamo. Lavoreremo a quelli che sono gli obiettivi che ci siamo prefissati con Mittal e che il signor Mittal si è impegnato con me personalmente a raggiungere”. Il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, a margine della Giornata internazionale del Volontariato tenutasi a Roma bocca la proposta fatta al Mise da gruppo che gestisce gli ex stabilimenti dell’Ilva. Il licenziamento dei dipendenti, come chiesto dalla società, per continuare la produzione di acciaio a Taranto non sarà accettata.
Stessa posizione dell’ex Ilva nella causa in corso a Milano. Una trattativa sulle basi presentate ieri nel piano di ArcelorMittal, che prevede 4700 esuberi, non può nemmeno iniziare, perché il caposaldo del contratto è l’aspetto occupazionale e il gruppo un anno fa si è impegnato a garantire, indipendentemente dalla situazione del mercato, 10mila posti di lavoro fino al 2023 con una penale prevista di 150mila euro su ogni lavoratore messo alla porta sotto quella cifra.