È certo che c’è la prova della colpevolezza” di Raffaele Sollecito e di Amanda Knox, queste sono le parole di Claudio Pratillo Hellmann, presidente, ora in pensione, della Corte d’Assise di appello di Perugia che ha assolto i due ex fidanzati. Una sentenza annullata dalla Cassazione che ha disposto un nuovo processo. “E poi sempre meglio un colpevole in libertà che un innocente in galera”, ha sottolineato ancora il giudice. Hellmann, ha continuato sostenendo che: “per condannare, serve la certezza della colpevolezza. In quel caso c’erano solo le prove scientifiche: il Dna sul coltello e sul gancetto del reggiseno di Meredith. Prove che la perizia tecnica ha confutato. Non siamo stati noi, ma la perizia”. “Rifarei tutto, ha ribadito Pratillo Hellmann, non c’è il minimo dubbio. Chi ha letto o studiato il processo nelle sue parti essenziali, non può essere convinto che ci sia la prova della colpevolezza. È assolutamente impossibile. L’abbiamo argomentato abbastanza bene nella sentenza, abbiamo smontato una per una le prove, che poi erano solo indizi”.
Tags meglio un colpevole in libertà che un innocente in galera” Omicidio Meredith. Ex presidente Cassazione: “Nessuna prova su Sollecito e Knox
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