Il presidente della Regione Lombardia è indagato per presunte irregolarità relativi a contratti legati all’Expo. La Procura di Busto Arsizio lo accusa di avere fatto pressioni per ottenere l’assunzione da parte di alcune aziende di due sue fedelissime. “Non essendo riuscità la collaborazione presso lo staff presidenziale”, è scritto nell’avviso di garanzia, “il governatore avrebbe esercitato pressioni su manager di società controllate dalla stessa Regione, per fare ottenere due importanti incarichi”. Con Maroni è indagato anche il suo segretario perticolare, Giacomo Ciriello. Matteo Salvini, segretario della Lega, informato di questo commenta il tutto con queste parole: “Mi girano le balle, basta! Siamo al delirio, mi viene il dubbio che il fatto che stiano cercando per forza di tirar dentro un leghista visto che è l’unico partito non coinvolto”.
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