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Già presidente della SLEC, ovvero la holding creata nel 1996 da Bernie Ecclestone a tutela dei diritti commerciali legati al brand F.1, il banchiere Gerhard Gribkowsky, il cui nome è finito sulle pagine di cronaca in tutto il mondo a causa dei presunti 44 milioni di dollari ricevuti per il sostegno garantito a Ecclestone nel periodo della furiosa battaglia politica tra costruttori e piccoli teams, è stato arrestato in Germania dovendo rispondere delle infamanti accuse di corruzione, abuso ed evasione fiscale. I procuratori di Monaco di Baviera hanno concentrato le indagini sulla vendita delle quote appartenute alla Bayerische Landesbank, struttura presso la quale Gribkowsky svolgeva le mansioni di risk manager. Secondo quanto evidenziato dai media locali un portavoce di Monaco ha rimarcato che il passaggio di proprietà delle azioni non sarebbe avvenuto nei modi previsti dalla legge. “Sulla base degli attuali risultati, si è sbilanciato il portavoce, comprensibilmente rimasto anonimo,l’indagato avrebbe intascato 50 milioni di dollari mascherati attraverso due contratti di consulenza”. Prosegue, dunque, il mistero aleggiante attorno alla figura di Gribkowsky, presenza fissa nei paddock del Circus iridato all’epoca in cui il noto gruppo bancario tedesco BayernLB deteneva una percentuale delle azioni della F1. Intanto i legali di Gribkowsky chiedono l’incriminazione di Ecclestone.
