F35, Grillo: “Letta non ha le ‘palle’ , si assuma responsabilità”

Grillo attacca nuovamente il Governo. Questa volta al leader del Movimento 5 Stelle non è andata giù la posizione dell’esecutivo sugli  F35: “Non hanno il coraggio di impedire lo spreco di miliardi euro per degli aerei da guerra difettosi. Temono il dibattito in Parlamento. Hanno persino paura di mostrare il loro sostegno al programma F35 in pubblico. Il governo di Capitan Findus Letta non ha neppure le palle di assumersi responsabilità davanti ai cittadini”. E’ quanto si legge in un post sul Blog di Beppe Grillo dal titolo “Gli F35 e il mistero di Cameri” che prende spunto dalla cancellazione della cerimonia sull’inizio assemblaggio degli aerei.
Di Pietro: “Grillo spieghi il no ai referendum”.“Cari amici miei, non cadete mai nell’errore di firmare un testo per partito preso, muovendovi sull’onda dell’emozione, anche se sono proposte che arrivano dai Radicali, ossia da coloro che hanno fatto alcune grandi battaglie di civiltà in materia di diritti”. Lo scrive in un post sul suo blog il Presidente onorario dell’Italia dei valori, Antonio Di Pietro. “Anche il mio amico Beppe Grillo – spiega Di Pietro – stava per cadere nell’errore di sostenere tout court i referendum dei radicali, senza dividere il grano dal loglio. Ma sono sicuro che, dopo la chiacchierata telefonica che abbiamo avuto, adesso rimedierà con un bel post sul suo blog in cui spiegherà, come sto facendo io, dov’è la trappola. Caro Beppe, scrivi a lettere cubitali che i quesiti radicali, riguardanti la giustizia, ammazzeranno definitivamente il sistema e azzopperanno l’azione dei giudici, e che l’unico vincitore sarà il Cavaliere, che assapora già la vittoria. Infatti, quelle proposte fanno rientrare dalla finestra tutto quello che noi, la scorsa legislatura, siamo riusciti a far uscire dalla porta. I soliti noti vogliono ottenere il blocco di tutta l’attività penale, in quanto in un quesito si propone la cosiddetta ‘responsabilità civile dei giudici’, che rappresenta una vera e propria punizione, visto che una sanzione disciplinare può essere messa in atto già da subito con l’intervento del Csm. E non dimenticarti della proposta di separazione delle carriere dei magistrati. La separazione delle carriere è l’anticamera dell’esclusione dell’obbligatorietà dell’azione penale, attraverso il controllo dell’esecutivo sul pubblico ministero. E’ una proposta gravissima perché verrebbe a mancare uno dei cardini della nostra Carta costituzionale: l’autonomia della magistratura”. “Beppe, voglio credere che il tuo sia stato solo un abbaglio, adesso aiutami a spiegare agli italiani quanto sia grande il pericolo rappresentato da quei quesiti sulla giustizia. Fallo subito, prima che sia troppo tardi”, conclude.

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