Un esordio “in volata”, quello di Facebook sul Nasdaq. All’ apertura delle transazioni, il titolo ha guadagnato il 10-11%. 82 milioni di azioni scambiate nei primi 30 secondi, scambi iniziati a 42,05 dollari per azione, più dei 38 dollari dell’ipo. Dunque un vero successo per il social network.E a sancire la nuova era di Facebook, l’amministratore delegato Mark Zuckerberg, che in abbigliamento casual, ha suonato la campanella di apertura del Nasdaq dal quartier generale di Menlo Park .La prima initial public offering (ipo) tecnologica della storia e la terza, a livello generale, negli Stati Uniti dopo General Motors e Visa. La valutazione della società è di 104 miliardi di dollari.Ma non mancano note negative. Il co-fondatore di Facebook, Eduardo Saverin, infatti, ha guai seri con il Senato americano: i senatori democratici Chuck Schumer e Bob Casey presentano un progetto di legge per evitare “fughe fiscali come quella di Saverin, che ha rinunciato alla cittadinanza americana, per assumere quella di Singapore”. Una mossa che gli consentirà di evitare il pagamento al fisco statunitense di 67 milioni di dollari sulla sua quota in Facebook. Critiche che Saverin respinge con forza, tanto da “offrirsi” di pagare le tasse negli Stati Uniti, imposte che si aggirerebbero su un centinaio di milioni di dollari. “Facebook potrebbe essere la prossima Google”, affermano alcuni analisti, per i quali l’amministratore delegato di Facebook, Mark Zuckerberg, potrebbe essere il nuovo “Steve Jobs”.Nonostante l’ipo Zuckerberg mantiene il controllo della società, con il 57,5% dei diritti di voto. Il prezzo fissato da Facebook è nella parte alta della forchetta dei 34-38 dollari precedentemente stimata e tutti i 421,2 milioni di titoli sono stati venduti. In attesa che il prezzo dell’ipo venga fissato ufficialmente, secondo indiscrezioni, è a 38 dollari per una valutazione di 104 miliardi di dollari, gli analisti guardano avanti, alle sfide che il social network dovrà affrontare per monetizzare i suoi 900 milioni di amici. Facebook da quando ha presentato la documentazione per l’ipo in febbraio ha portato a termine diverse acquisizioni e valutato o apportato cambiamenti nel proprio modello di business per renderli maggiormente redditizia. L’ultima novità introdotta è l’avvio di un sistema a pagamento per chi vuole assicurarsi che i propri amici vedano quello che scrive. Il servizio è stato avviato in Nuova Zelanda a un prezzo di 1,53 dollari.
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