Il social network più famoso al mondo, Facebook, è alle prese con un accordo con la Federal Trade Commission (Ftc) per risolvere il problema della privacy.
Le autorità americane accusano Facebook di aver imbrogliato gli utenti in relazione all’utilizzo delle loro informazioni personali presenti sul social network.
Tale accordo avrebbe lo scopo di imporre a Facebook di ottenere il consenso degli utenti prima di cambi retroattivi sulle politiche riguardanti la privacy, quindi il consenso per una condivisione dei dati che e’ differente da quella per la quale gli utenti avevano dato il loro via libera precedentemente.
Facebook dovrà inoltre sottoporsi per 20 anni a controlli sulla privacy condotti da consiglieri indipendenti.
Un provvedimento scaturito dopo le modifiche che Facebook ha apportato alle impostazioni sulla privacy nel dicembre 2009, quando ha reso pubbliche per default alcune informazioni personali dei suoi utenti (ossia il nome, la foto, la città, il sesso e la lista degli amici).
Mark Zucherberg, allora amministratore delegato di Facebook, aveva descritto tali cambiamenti come un modello più semplice per il controllo della privacy.
Lo scopo dell’accordo è in definitiva proprio quello di rendere le società più responsabili sull’utilizzo dei dati personali che ottengono.
Strano è che tale decisione di risolvere i problemi con la Ftc arrivi mentre si rafforzano le speculazioni di una possibile initial public offering, che valuterebbe la società 100 miliardi di dollari.
G.S.