L’Italia gialloverde lavora a tutta diplomazia per assicurarsi la presenza del feldmaresciallo Khalifa Haftar alla conferenza sulla Libia di Palermo, in programma per il 12-13 novembre prossimi. Salvini, Di Maio, Fico, Moavero Milanesi. Tutti si sono messi in gioco recandosi in Egitto prima e in Russia poi per avere le sponde diplomatiche necessarie per convincere Haftar a prendere parte alla conferenza.
Tutto però potrebbe rivelarsi inutile, nonostante il lavoro certosino dei colonnelli gialloverdi.
Sentito dall’Agenzia Stampa ‘Nova’, l’ufficio del generale Ahmed al Mismari, portavoce dell’esercito di Haftar, ha sottolineato che l’uomo forte della Cirenaica non ha deciso finora se parteciperà alla conferenza per la Libia di Palermo.
L’Esercito nazionale libico- sottolinea Nova – non smentisce né conferma la notizia circolata su alcuni media nella serata di ieri. Si diceva che Haftar prenderà parte alla conferenza per la Libia organizzata dall’Italia.
Le processioni gialloverdi all’ombra delle piramidi e della Moscova servivano a convincere due dei principali alleati di Haftar, Abdelfatah al-Sisi e Vladimir Putin, a mettere una buona parola con Bengasi affinché la conferenza di Palermo veda una rappresentanza politica dell’est libico. Non è detto, però, che le cose non possano cambiare.