Si sono concluse le indagini sul fallimento delle aziende di Marco Marenco, imprenditore arrestato nell’aprile del 2015 a Lugano e poi estradato in Italia.
Al termine dell’attività investigativa, gli inquirenti hanno proceduto con l’iscrizione di ben 51 persone nel registro degli indagati per il fallimento per bancarotta delle aziende di Marco Marenco.
Le autorità hanno inoltre proceduto con il sequestro preventivo di 107 milioni di euro. Le accuse a carico di Marco Marenco Per Marenco l’accusa è quella di essersi appropriato in maniera indebita di oltre un miliardi di euro attraverso l’evasione fiscale, truffe e altri illeciti. L’appropriazione di denaro, stando alle ipotesi investigative, sarebbe avvenuta attraverso 190 società, molte delle quali stanziate nelle Isole Vergini Britanniche.
Il secondo crac più importante della recente storia economica italiana Il fallimento di Marenco, leader nell’importazione di gas naturale per la produzione dell’energia elettrica, è considerato come uno dei grandi crac della storia recente dell”economia italiana, secondo solo a quello della Parmalat. Si tratta infatti di un buco, stando a quanto riportato dall’Ansa, di ben quattro miliardi di euro che ha avuto un contraccolpo non indifferente anche sull’economia italiana.