Famiglia strategica per la società

La famiglia ha un ruolo strategico, è il vero cuore e motore della società, come ci ha ampiamente dimostrato questa pandemia. Proprio per questo l’amministrazione provinciale ha messo al centro dell’azione di governo le famiglie, alle quali ha dedicato fin da subito uno specifico Piano straordinario per la famiglia e la natalità, uno strumento strategico che ha come orizzonte la legislatura, nel quale sono state rese sistematiche tutte le azioni di sostegno al benessere familiare, ampliate, organizzate e rese trasversali. E’ questa la sintesi dell’intervento del presidente Maurizio Fugatti, che oggi ha inaugurato la nona edizione del Festival dedicata alla “Società trasformata: verso un’economia della sostenibilità? Sfide e opportunità dopo la pandemia da Covid-19”. Un’edizione del tutto speciale, poiché stante la pandemia, si tiene completamente on line.
All’inaugurazione di questo pomeriggio, oltre al presidente, vi erano il sindaco di Trento Franco Ianeselli, il rettore dell’Università di Trento Paolo Collini e l’arcivescovo di Trento monsignor Lauro Tisi, a moderare il capo ufficio stampa Giampaolo Pedrotti; fra gli interventi anche il videomessaggio del ministro per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti.

Il Covid ha cambiato gli scenari, ha esordito il sindaco Ianeselli: “Penso allo smart working, ovvero alla possibilità di lavorare da remoto, dalla propria abitazione, ma penso anche alla mobilità, ovvero a come è stato riorganizzato il sistema di mobilità urbana, alla sburocratizzazione e alla digitalizzazione. Ebbene credo che tutte queste innovazioni diventeranno normali dopo il covid. Ma soprattutto la pandemia ci ha insegnato che esiste un’organizzazione in grado di ripensarsi in 24 ore, si tratta della famiglia, per questo dobbiamo puntare ad avere famiglie forti, a sostenere le fragilità per avere comunità più coese e quindi un Paese in grado di guardare al futuro”.

E se la famiglia è stata fondamentale in questa emergenza, anche i giovani hanno fatto la loro parte: “Gli studenti universitari – ha commentato il rettore Collini – si sono mobilitati consegnando mascherine, la spesa, facendo una raccolta fondi. Hanno aiutato chi ne aveva bisogno ed è questo in fondo il senso di far parte di una famiglia, di sentirsi all’interno di una comunità”.

Monsignor Lauro Tisi ha poi evidenziato come la pandemia abbia acutizzato il disagio sociale: “C’è un corpo sociale che sta soffrendo in maniera importante – sono state le sue parole – sono preoccupato dal distanziamento non solo fisico, dalla conflittualità che sta emergendo”. Ma l’emergenza ha anche messo in luce il ruolo delle famiglie: “La famiglia si è ripensata e organizzata ed ancora oggi è l’elemento più forte e più potente che abbiamo, nonostante tutte le fatiche, questo terreno è ancora quello dove attingere risorse per ripensare il nostro futuro, dentro in questa realtà del covid che ci ha modificati in modo importante. E forse la grande change che tutti abbiamo è di rimettere al centro il capitale umano”.

Nel suo videomessaggio il ministro Bonetti ha evidenziato come le famiglie siano state “protagoniste della resilienza dell’Italia nei mesi difficili del lockdown, luogo della cura, dell’educazione e del lavoro”, ricordando quindi l’iter che sta portando all’approvazione del family act.

In conclusione il presidente Maurizio Fugatti ha messo in luce il Piano straordinario per la famiglia e la natalità approvato lo scorso anno, strumento ancora più cruciale in questa pandemia, per ridare fiducia alle famiglie: “La Provincia ha messo in campo tantissimi interventi sul piano della famiglia, via via implementati, che vanno dalle misure di sostegno al reddito per chi ha figli e per chi deve conciliare lavoro e famiglia, ai voucher culturale e sportivo, alle tariffe del trasporto scolastico prima dimezzate e ora azzerate per il coronavirus. Vi è poi l’Assegno unico provinciale, l’intervento principale a sostegno del nucleo familiare che assomma una serie di azioni. E quest’anno abbiamo inaugurato una nuova iniziativa che punta a ripopolare i territori di montagna e a sostenere al contempo le famiglie, mi riferisco all’iniziativa del coliving che ha preso avvio a Luserna, dove abbiamo offerto a giovani coppie appartamenti Itea a canone zero. Ebbene, al bando hanno risposto una quarantina di famiglie e i primi appartamenti sono stati assegnati la scorsa settimana. Crediamo sia un percorso innovativo, da implementare anche su altre realtà”.

© 2020 Ufficio Stampa della Provincia autonoma di Tren

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