Gli ammortizzatori sociali verranno riformati, “i nuovi strumenti dovranno essere universali e strettamente legati ai percorsi di formazione e politiche attive, con la condizionalita’ che avra’ un ruolo determinante”. Lo spiega il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, in una intervista al Sole24Ore. “Il 24 settembre incontrero’ le parti sociali per migliorare lo smart working, visto che le regole semplificate e la deroga all’accordo individuale sono strettamente legati allo stato d’emergenza (valgono quindi fino al 15 ottobre). Mi aspetto una spinta da parte della contrattazione collettiva per contemperare sicurezza e produttivita’”. Ad oggi, perdurando lo stato di emergenza anche se con misure piu’ espansive rispetto al passato, la ministra stima che “la prosecuzione del lavoro agile si attesti intorno al 50% del picco massimo registrato tenendo conto dei rapporti di lavoro in essere”.
Sul tema dello smart working la normativa, “seppur introdotta di recente, ha necessita’ di essere rafforzata e aggiornata, anche alla luce della diffusione che ha avuto lo strumento”, aggiunge. E in quest’ottica “la revisione della disciplina del lavoro agile va collegata all’interno di un piu’ ampio e sistematico piano di incentivi e investimenti per facilitare la transizione tecnologica delle nostre imprese e del nostro tessuto produttivo. In tal senso, la leva fiscale e’ certamente uno dei primi strumenti da mettere in campo”. Per ripartire, secondo Catalfo, occorre quindi “un piano di incentivi e investimenti per facilitare la transizione tecnologica delle nostre imprese. La spinta sulle competenze, a cominciare dai percorsi Stem. Il sostegno a imprese e lavoratori. Tra le misure in vista del Recovery Fund, c’e’ l’empowerment femminile. E si’, manterremo l’impegno a ridurre il costo del lavoro: e’ un obiettivo imprescindibile dell’azione di governo”.