Dopo la tv e i giornali, le accuse di Fratelli d’Italia a Laura Boldrini arrivano anche nell’Aula di Montecitorio. “È grave che dei parlamentari diano legittimità istituzionale a soggetti che finanziano Hamas” afferma il deputato di FdI Giovanni Donzelli, insinuando “il dubbio che dietro a questa difesa della Palestina ci sia un nuovo e strisciante antisemistismo”. Parole che fanno insorgere le opposizioni. Anche perché c’è una premessa mediatica che ha visto uno scontro nella trasmissione di Rete 4 “È ancora carta Bianca”, condotta da Bianca Berlinguer: ospiti in studio, appunto, Boldrini e Donzelli, mentre in collegamento c’era il direttore del Giornale, Alessandro Sallusti. E qui si è scatenato quello che Boldrini, sui social, ha definito “l’incredibile fuoco incrociato”: “Si sono spalleggiati accusandomi di essere vicina a organizzazioni che finanziano Hamas e perfino di essere l’ispiratrice di irripetibili frasi pro-Hamas pronunciate in un liceo milanese”, contesta l’ex presidente della Camera.
Le accuse sono riapparse sul Giornale, in un articolo che contesta come da Roma siano stati inviati “fiumi di soldi alle Ong vicine ai terroristi”. E Boldrini, contesta il Giornale, nel 2021 difese le sovvenzioni, evidenziando “l’assenza di prove a sostegno delle accuse di Israele” contro le Ong. “Si lascia intendere che io abbia a che fare con finanziamenti ai terroristi, questa è vergognosa diffamazione”, protesta Boldrini sui social. Su X ha espresso solidarietà a Boldrini Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera. E nell’Aula di Montecitorio il deputato dem Arturo Scotto ha ripreso a questione: “Il gruppo del Pd è solidale con Laura Boldrini”, ha detto, contestando le frasi con cui Sallusti in tv ha affermato che Boldrini poteva essere “la cattiva maestra di quei ragazzi che inneggiano ad Hamas”. Scotto ha ricordato che l’ex presidente “ha condannato senza se e senza ma Hamas” e riferendosi alle mozioni approvate ieri, ha attaccato FdI: “Noi eravamo qui in Aula a votare loro erano impegnati nella cosa in cui eccellono di più: la diffamazione”.
La giornata è chiusa con Laura Boldrini che nel corridoio del Transatlantico ha incassato la solidarietà del leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, finito al centro di una polemica simile nei giorni scorsi: “Quella di Donzelli – afferma l’ex Presidente del Consiglio – è una denigrazione intenzionale. Avrebbe potuto ridimensionare le sue accuse invece ha approfittato per rilanciare, arrivando ad accusare un’esponente dell’opposizione di voler cancellare lo Stato di Israele, un’accusa falsa e vergognosa”. Boldrini, che nel pomeriggio aveva annunciato di voler querelare Il Giornale parlando di “vergognosa diffamazione”, è apparsa visibilmente basita e ha preferito liquidare la questione: “Donzelli è un diffamatore seriale, non ha senso neanche rispondergli perché si fa il suo gioco”.
“Da giorni è cominciata una vera e propria opera di discredito e diffamazione nei miei confronti per la mia posizione sulla questione israelo-palestinese: condanna nettissima ad Hamas, comprendere come si sia potuti arrivare a questo punto, puntare alla de-escalation per fermare il bagno di sangue e chiedere il rispetto del diritto umanitario e dell’incolumità dei civili nella risposta da parte di Israele. Ripresa del dialogo tra le due parti troppo a lungo abbandonato. Posizione ribadita anche nella Risoluzione del Pd votata alla Camera”. Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.