Febbraio, il mese più breve dell’anno, spesso porta con sé una sorpresa amara per molti lavoratori: una riduzione dello stipendio. Questo fenomeno non è nuovo e si ripete ciclicamente, poiché il minor numero di giorni lavorativi influisce direttamente sull’ammontare della busta paga.
Febbraio, con meno giorni sul calendario rispetto agli altri mesi, potrebbe comportare una diminuzione dello stipendio. Tuttavia, va sottolineato che non sempre questo accade. Esistono casi in cui la retribuzione rimane invariata nonostante i giorni lavorati siano inferiori, ma ci sono anche situazioni in cui si verifica un taglio sensibile.
Nel 2024, questo problema potrebbe essere limitato dal fatto che Febbraio conta 29 giorni anziché 28. Tuttavia, il concetto di base rimane immutato: se lo stipendio è calcolato in base ai giorni o alle ore effettivamente lavorate, è lecito aspettarsi una diminuzione della busta paga.
Busta paga, i sistemi per calcolarla
Il tipo di sistema utilizzato per il calcolo dello stipendio determina se e quanto un lavoratore potrebbe essere penalizzato durante il mese di Febbraio. Da una parte, c’è il sistema a paga oraria, dove il salario dipende direttamente dalle ore lavorate. Dall’altra, c’è il sistema a paga mensilizzata, che prevede una retribuzione fissa indipendentemente dalle ore effettive lavorate.
Nel sistema a paga oraria, i 29 giorni di Febbraio possono rappresentare un problema per i lavoratori, poiché il salario viene calcolato in base alle ore effettivamente prestate. Di conseguenza, una diminuzione dei giorni lavorati comporta una riduzione proporzionale dello stipendio.
D’altra parte, nel sistema a paga mensilizzata, la retribuzione rimane invariata indipendentemente dal numero di giorni lavorati. Tuttavia, le assenze non retribuite o le ore straordinarie devono essere gestite separatamente nella busta paga.
Prendiamo ad esempio un operaio in un’azienda manifatturiera con un salario di 10 euro l’ora che lavora 8 ore al giorno. In gennaio ha lavorato tutti i giorni del mese, per un totale di 160 ore (considerando un mese di 20 giorni lavorativi). Il suo stipendio lordo per gennaio è stato quindi di 1600 euro. A Febbraio, a causa dei 29 giorni nel mese, Mario lavora due giorni in meno rispetto a gennaio. Quindi, lavora per un totale di 144 ore (considerando un mese di 18 giorni lavorativi). Di conseguenza, il suo stipendio lordo per Febbraio sarà di 1440 euro, risultando in una riduzione di 160 euro rispetto al mese precedente.
Ipotizziamo adesso lo scenario di un’impiegata in un’azienda di servizi. Il suo contratto prevede un salario mensile fisso di 2mila euro lordi, indipendentemente dal numero di giorni lavorati nel mese. Anche se a Febbraio ci sono solo 28 giorni lavorativi, l’impiegata riceverà comunque lo stesso salario di 2mila euro lordi, poiché la sua retribuzione è basata sulla mensilità e non sulle ore effettivamente prestate. In questo caso, il numero di giorni lavorati non influisce sulla sua busta paga mensile, e quindi non vi è alcuna riduzione dello stipendio in Febbraio.
Chi potrebbe vedere meno soldi nella busta paga di Febbraio
In pratica, questo significa che gli operai, solitamente soggetti al sistema a paga oraria, potrebbero vedere una diminuzione dello stipendio in Febbraio a causa dei giorni lavorati in meno. Al contrario, i dirigenti, gli impiegati e altri lavoratori soggetti al sistema a paga mensilizzata, non dovrebbero risentire di questa riduzione.
La riduzione dello stipendio in Febbraio è attesa principalmente per i lavoratori soggetti al sistema a paga oraria. È importante conoscere il proprio contratto di lavoro per comprendere quale metodo di calcolo dello stipendio sia applicato e quali impatti possa avere sulle retribuzioni mensili.