La FE.N.CO, Federazione nazionale dei Consoli, ha pubblicato il terzo rapporto della Fenco sulla responsabilità sociale del corpo diplomatico estero in Italia.
I Consoli prendono istruzioni dalle rispettive ambasciate a Roma ma le loro iniziative in campo economico e culturale nascono per loro diretta iniziativa.
Per quanto riguarda l’assistenza ai connazionali il 38% circa ha aiutato i cittadini del Paese rappresentato ad ottenere un documento d’emergenza, dopo aver perso quello in loro possesso; il 66% ha aiutato i cittadini del Paese rappresentato a risolvere situazioni drammatiche, quali l’arresto da parte delle Autorità di Polizia o il ricovero in ospedale; il 57% ha prestato assistenza per il rimpatrio delle salme di propri cittadini deceduti sul territorio italiano.
Quanto alla promozione degli interessi economici l’82% dei Consoli ha aiutato aziende estere ad insediarsi in Italia e l’80% dei Consoli hanno aiutato aziende italiane ad insediarsi nel paese mandante.
Il corpo diplomatico consolare delle delegazioni estere operanti in Italia è composto dai seguenti capi missione con regolare riconoscimento (exequatur) da parte del Ministero degli Affari Esteri Italiano:
Ambasciatori e Ambasciate presenti a Roma 142
Ambasciatori e Ambasciate fuori Italia 40
Consoli di Carriera 106
Consoli Onorari 627
così classificati:
Consoli Generali Onorari 77
Consoli Onorari 550
In totale ad oggi esistono 915 Capi Missione a cui si aggiungono funzionari e dipendenti delle relative strutture.
I Consoli Onorari, compresi quelli Generali Onorari, sono invece per la maggior parte cittadini italiani che pur mantenendo la cittadinanza rappresentano lo Stato che li ha designati.
Il Console Onorario svolge le sue funzioni a titolo volontario e gratuito, mettendo a disposizione dei cittadini stranieri e dello stato rappresentato le proprie risorse, la sede dell’ufficio consolare e tutti i mezzi necessari per l’espletamento puntuale e corretto dell’esercizio delle sue attività.
L’avvocato Gennaro Famiglietti, Console Onorario della Bulgaria, Coordinatore dei Consoli italiani, annota che il Bilancio di Responsabilità Sociale, nei rapporti istituzionali e internazionali, ha come obiettivo principale quello di una precisa rendicontazione intesa da un lato, come pura esplicazione di valori contabili, dall’altro quale complesso di documenti che illustrano i numeri del bilancio al fine di offrire una chiara e completa rappresentazione delle attività svolte durante il corso dell’anno: ‘L’obiettivo principale del Bilancio di Responsabilità Sociale 2015/2016 della Federazione Nazionale dei Consoli, di cui mi onoro di essere il Coordinatore nazionale, è dunque rendicontare l’analitica descrizione delle azioni positive poste in essere, e che evidenziano la portata dei valori fondanti della Nostra Federazione’.
Il Bilancio Sociale, nel triennio appena trascorso, viene presentato e discusso presso il Ministero degli Affari Esteri e presso la Presidenza di Camera e Senato, nonché dinanzi alle più alte e rappresentative sedi istituzionali italiane ed estere.
Senza tema di smentita, continua l’avvocato Gennaro Famiglietti, possiamo definire l’attività svolta dai Consoli, un’attività pratica ma al contempo filantropica, che agevola i rapporti internazionali oltre che quelli umani, favorendo le occasioni di incontro, dialogo e cooperazione tra i popoli del mondo.
Il bilancio sociale è lo strumento di monitoraggio, rendicontazione e comunicazione del processo di gestione responsabile e sostenibile intrapreso dall’azienda. E’ uno strumento che evidenzia l’impatto sociale che un’organizzazione produce sulla collettività di riferimento e su alcuni gruppi sociali.
E’ riconducibile ad un triplice ordine di motivi:
la consapevolezza che l’attività di impresa produce effetti sociali che la contabilità generale non riesce a raccogliere e rappresentare;
la convinzione che i dati di bilancio, se opportunamente disaggregati e riclassificati, possono mettere in evidenza significativi effetti sociali sull’attività dell’impresa;
la visione dell’impresa come centro nel quale convergono vari gruppi di soggetti che intendono poter soddisfare i propri interessi.
Il bilancio sociale è una riflessione, un modo per raccontarsi, ma fatto assieme.
Il Bilancio di responsabilità sociale è redatto su base volontaria; viene adottato quando l’Ente ritiene di dar conto del proprio agire ai vari portatori di interesse sia un valore fondamentale.
Roberto Cristiano