“Quello del femminicidio è un fenomeno che non accenna a diminuire. E, purtroppo, resta una delle emergenze sociali più gravi che bisogna affrontare seriamente in Italia”. Lo dichiara Imma Vietri, coordinatrice regionale del Dipartimento Tutela Vittime-Campania di Fratelli d’Italia, dopo l’omicidio di una ragazza di 30 anni, Anna Borsa, avvenuto nel comune di Pontecagnano Faiano. Ad essere arrestato, l’ex fidanzato che – secondo quanto riportato dai giornali locali – non si rassegnava alla fine della loro relazione. “Le donne sono, troppo spesso, ancora vittime di stalking e di violenza. E’ necessario incoraggiarle a denunciare per evitare che tragedie come quella di ieri possano verificarsi anche in futuro”. Per Imma Vietri, dunque, “l’attenzione delle istituzioni deve essere massima e l’impegno deve essere sia sul piano culturale che giuridico. A partire dalla certezza della pena: nessuno sconto per chi commette violenza sulle donne. Alla famiglia di Anna, ai suoi amici, alle persone che le volevano bene, porgiamo il nostro più sentito cordoglio” conclude Vietri.
“L’ennesimo femminicidio, a Pontecagnano-Faiano, ai danni di una giovane donna che paga il peggior scotto, quello della morte per mano del suo ex, solo per aver interrotto otto mesi fa la relazione d’amore con il proprio assassino. Il contrasto alla violenza di genere deve partire dalla ferma volontà di ostacolare la diffusione di una cultura delle differenze, soprattutto tra le giovani generazioni. Eliminare pregiudizi e superare modelli stereotipati dei ruoli è fondamentale per tentare di promuovere efficacemente azioni mirate al cambiamento socio-culturale. Purtroppo la violenza contro le donne ancora oggi continua ad assumere proporzioni inquietanti, anche a causa di un non adeguato intervento in tema di servizi sociali, di educazione scolastica, di prevenzione, di diffusione di un atteggiamento culturale diverso, che contrasti abitudini antiquate ormai inaccettabili”. Lo dichiara il Questore della Camera e deputato campano di Fratelli d’Italia, Edmondo Cirielli. “La certezza della pena per chi commette questo tipo di reato sarebbe già di per sé un efficacissimo deterrente, piuttosto che continuare ad introdurre aggravanti, aumentare le pene, cercando appunto di compensare lo sbriciolamento della certezza della pena”, conclude Cirielli.