Rischio Fentanyl in Italia. Il Governo ha varato un piano contro la diffusione di questo pericoloso oppiaceo sintetico nel nostro Paese, con indicazioni a ospedali e ambulanze. Cos’è e che danni ha fatto negli Usa.
Nel pomeriggio di lunedì 11 marzo il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo “Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e di altri oppioidi sintetici”.
Il piano segue l’allarme della direzione della Prevenzione del ministero della Salute, che aveva segnalato alle Regioni, ai NAS e al Dipartimento delle politiche antidroga il pericoloso oppiaceo sintetico.
Al momento la sua provenienza sarebbe infatti principalmente quella sanitaria: le dosi di Fentanyl verrebbero rubate dagli ospedali e poi diffuse in diverse città. L’allerta è stata fatta salire al grado 3, il più alto. Raccomandazione anche alle ambulanze per avere a disposizione il principale antidoto per l’overdose da questa sostanza, il Naloxone.
Il Fentanyl è un farmaco analgesico e antidolorifico molto potente. È un oppioide ma non è ricavato dal papavero da oppio, ma dalla sintesi chimica. È considerato 100 volte più potente dell’eroina e in Italia il suo utilizzo è limitato in ambito medico, per le anestesie in alcune operazioni chirurgiche.
Il Fentanyl è diffuso come droga da strada. Si tratta di una sostanza molto pericolosa perché, oltre a dare assuefazione e sintomi tipici della dipendenza di oppiacei, ha una dose letale molto bassa, solo 2 milligrammi. In confronto quella dell’eroina è 200 mg.
Questo ha comportato, dopo la sua diffusione negli Usa negli ultimi 10 anni, un aumento delle morti da overdose nel Paese molto significativo. Si calcola che in tutto il Fentanyl abbia causato la morte di 200mila persone e che 180 persone al giorno ne rimangano vittime.
Una delle ragioni della diffusione di questa droga è stata la presa del potere dei talebani in Afganistan nel 2021. Questo ha comportato una riduzione nell’esportazione di oppio dal Paese e quindi molti cartelli della droga hanno trovato nel Fentanyl un sostituto sintetico.