In seguito agli ultimi tragici eventi nel Mediterraneo, con il dolore e la rabbia per le 41 vite perdute la scorsa settimana e ulteriori vittime ieri al largo di Marettimo, Don Bosco 2000 lancia un appello urgente e accorato a tutte le istituzioni.
“Il Mediterraneo non può diventare una tomba,” dichiara il presidente Agostino Sella, “Questa migrazione, in crescita giorno dopo giorno, richiede attenzione e azione immediate e concrete. Non possiamo rimanere inermi di fronte a questa crisi umanitaria. La recente tragica perdita per suicidio di un operatore della nave Dattilo sottolinea ulteriormente l’urgenza e la gravità della situazione.”
Don Bosco 2000 continua, “Dopo averlo richiesto nelle settimane scorse, chiediamo con forza la realizzazione di una grande operazione di salvataggio simile a “Mare Nostrum”, che ha dimostrato la sua efficacia nel passato salvando innumerevoli vite umane”. La priorità assoluta deve essere la salvezza delle persone, indipendentemente da ogni altra considerazione. Il diritto alla vita non può e non deve essere subordinato a nessun altro criterio. Chiediamo a tutte le istituzioni, in particolare al governo di Giorgia Meloni, di intervenire con determinazione, velocità e solidarietà. Non c’è tempo da perdere: ogni giorno conta e ogni giorno che passa senza una soluzione concreta rischia di trasformarsi in un altro giorno di lutto. È il momento di agire. Tutte le altre questioni possono e
devono venire dopo. La priorità è e deve rimanere la vita umana. Nel 2023, la Sicilia ha visto l’arrivo di circa 100.000 migranti, un numero notevolmente superiore rispetto al 2022, anno in cui l’afflusso di profughi aveva già destato preoccupazione nel paese. Parallelamente all’incremento degli arrivi, purtroppo, cresce anche il numero di coloro che perdono la vita durante la travagliata traversata marittima.
Don Bosco 2000 spera che questo appello non cada nel vuoto e invita tutte le persone di buona volontà a sostenere e spingere per una soluzione immediata e concreta.”