E’ stato fermato il presunto attentatore di Alberto Musy. La polizia di Torino ha effettuato questa mattina l’ordinanza di fermo a carico dell’uomo che, il 21 marzo dello scorso anno, avrebbe sparato ad Alberto Musy, consigliere comunale dell’Udc, da allora in coma profondo. Gli investigatori di Torino hanno interrogato a lungo nel corso della notte un uomo che lavora in uno studio professionale poco distante dalla casa di Musy nel cui cortile avvenne l’attentato. Non è ancora confermato, tuttavia, che la persona fermata sia la stessa interrogata nella notte o che si sia tratto di una supertestimone. L’inchiesta, condotta dalla Squadra Mobile, è stata coordinata dal pm Roberto Furlan. L’ avvocato,consigliere dell’Udc , venne gravemente ferito il 21 marzo dell’anno scorso con sei colpi di pistola calibro 38. Uno sconosciuto, ripreso dalle telecamere, con un casco integrale bianco da motociclista sul capo e un soprabito scuro, si presentò al portone della palazzina di via Barbaroux, nel cuore vecchio di Torino, dove abitava Musy con la moglie Angelica Corporandi d’Auvare e le quattro figlie. Lo sconosciuto stando alle indagini s’appostò nel cortile e attese il rienro di Musy, gli si avvicinò, scambiò con lui poche battute, poi gli spari per ben sei volote. Non lo colpì subito, ma solo dopo averlo inseguito: Musy a terra, il sicario se ne andò. Prima di entrare in coma, l’avvocato fece appena in tempo a dire a un vicino di casa: “é stato un uomo di 40 anni…”. Musy è ancora adesso ricoverato in una casa di cura riabilitativa, ma non ha più ripreso conoscenza.
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