E’ il Premier a dare il via agli omaggi twittando “Un grazie ai ribelli di allora”, aprendo di fatto la commemorazione dell’Anniversario della liberazione d’Italia, chiamato anche Festa della Liberazione, anniversario della Resistenza o semplicemente 25 aprile. È un giorno fondamentale per la storia d’Italia, simbolo del termine della seconda guerra mondiale nel paese, dell’occupazione da parte della Germania nazista iniziata nel 1943, e del ventennio fascista. Convenzionalmente fu scelta questa data, perché il 25 aprile 1945 fu il giorno della liberazione di Milano e Torino In particolare il 25 aprile 1945 l’esecutivo del Comitato di Liberazione dell’Alta Italia, presieduto da Luigi Longo, Emilio Sereni, Sandro Pertini e Leo Valiani, alle 8 del mattino proclamò via radio ufficialmente l’insurrezione. La Liberazione mette così fine a venti anni di dittatura fascista ed a cinque anni di guerra; simbolicamente rappresenta l’inizio di un percorso storico che porterà al referendum del 2 giugno 1946 per la scelta fra monarchia e repubblica, consultazione per la quale per la prima volta furono chiamate alle urne per un voto politico le donne e quindi alla nascita della Repubblica Italiana, fino alla stesura definitiva della Costituzione. Renzi, si è poi recato con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano all’Altare della Patria in Piazza Venezia a Roma con il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti e il sindaco Ignazio Marino. Insieme hanno partecipato alla cerimonia di deposizione delle corone.
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Quell’allergia alle regole e ai controlli
L’esecutivo sta dimostrando in questi giorni un’insofferenza ai poteri super partes. E’ un atteggiamento che …