Un appuntamento importante, non solo per la comunità locale, per la valenza che i cori rappresentano per la cultura e l’identità trentina, riconosciuta in tutto il mondo: il Cinquantesimo del Coro ANA Re di Castello che è stato celebrato oggi a Daone ha visto la partecipazione di autorità civili, militari e religiose, che hanno voluto festeggiare il mezzo secolo dalla fondazione assieme ai coristi e al loro presidente Maurizio Corradi. Presente il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e gli assessori provinciali all’artigianato, commercio, turismo, foreste, caccia e pesca Roberto Failoni e alle politiche per la casa, patrimonio, demanio e promozione della conoscenza dell’Autonomia Simone Marchiori. Alla cerimonia hanno preso parte il sindaco di Valdaone Ketty Pellizzari, il presidente onorario del Coro Dino Leonesi, i gagliardetti delle Sezioni ANA di Trento con i consiglieri sezionali Maurizio Polla e Domenico Bonazza, rappresentanti dell’Associazione nazionale Carabinieri con il loro vessillo, dell’associazionismo locale, dei Vigili del fuoco e del gruppo Alpini di Daone con il capogruppo Adriano Corradi. In rappresentanza della Fondazione Carlo Ederle, unita per iniziative commemorative nell’amicizia con il coro ANA Re di Castello, era presente Andrea Ederle.
“C’è emozione, passione e tanto orgoglio negli occhi dei coristi e credo che sia doveroso da parte nostra ringraziarli per questi cinquant’anni” – ha detto Fugatti. “Quello che voi rappresentate sono i valori, gli ideali, i principi del popolo trentino e dell’Autonomia, con il suo spirito di comunità, di società e di identità che si riflettono in tutti gli aspetti della vostra attività”, ha detto rivolgendosi ai membri del coro e ricordando le prestigiose esibizioni che li hanno visti impegnati in Italia e all’estero.
“È un momento bello per tutti, per la comunità di Daone, ma soprattutto per il coro. Ho avuto modo di conoscere il compianto presidente Romolo Ghezzi e credo sia importante ricordare il suo esempio, la sua capacità di iniziativa e di stimolo a realizzare sempre cose nuove. Oggi ci ha emozionato ogni vostro canto che ha accompagnato in modo straordinario questa messa”, ha detto Failoni ringraziando per l’invito.
“Vedere qua rappresentati i valori alpini e della coralità che in Trentino hanno espresso la loro maggiore forza e che fanno parte della nostra identità e tradizione, fa capire come le nostre comunità hanno saputo ritrovarsi e essere unite anche nei momenti più difficili della nostra storia. Vi auguro di continuare a tenere viva questa tradizione altri 150 anni, per guidarci con i valori della pace e della solidarietà che sapete esprimere con i vostri canti”, ha aggiunto Marchiori.
Dopo la sfilata aperta dalla Fanfara di Pieve di Bono e un momento solenne di commemorazione nel piazzale antistante la chiesa e presso il cimitero, è stata celebrata nella chiesa di San Bartolomeo, di cui si festeggiava oggi la ricorrenza, la Santa Messa presieduta dall’assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica Claudio Giuliodori affiancato dal parroco don Luigi Mezzi, a cui sono seguiti i saluti delle autorità.
Quindi il momento più emozionante della mattinata: l’esecuzione de “Il Signore delle cime” intonato in ricordo di chi “è andato avanti” e la consegna di alcune targhe di riconoscimento. Prima di un momento conviviale, la distribuzione del volume celebrativo “Il Coro che un giorno si mise il cappello”.
I festeggiamenti erano cominciati ieri, venerdì 23 agosto, con il concerto del Cinquantesimo presso la stessa chiesa di San Bartolomeo a Daone, nel corso del quale assieme al Coro A.N.A. Re di Castello si è esibito il Coro A.N.A. Catinaccio di Bolzano, a cui è seguito un momento conviviale presso la caserma dei vigili del fuoco volontari di Praso.
Il Coro A.N.A. Re di Castello, fondato a Daone nel 1974 da un piccolo gruppo di amici, conta oggi oltre trenta componenti di diverse età. Negli anni ha saputo esprimere e divulgare i valori tipici delle formazioni corali trentine, il canto innanzi tutto, ma anche amicizia, condivisione, impegno sociale. Dal 2000 è stato riconosciuto ufficialmente dall’Associazione Nazionale Alpini sezione di Trento per la zona Giudicarie e Rendena, assumendo valenza provinciale. Dal 1985 al 2015 è stato diretto dal maestro Rosario Armani, anch’egli presente oggi. Il coro si è esibito in molte occasioni in Italia e all’estero: Germania, Francia, Slovacchia, Austria. Nel 2002 ha partecipato, su invito della Conferenza Episcopale Italiana, alla Giornata Mondiale della Gioventù a Toronto, in Canada, come rappresentante della coralità trentina e italiana e in molte altre occasioni di fronte ai Papi Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco.