“Abbiamo promesso una rivoluzione a Forza Italia e al centrodestra. Non si può trasformare in una restaurazione. Dobbiamo dimostrare a elettori e amministratori che ci hanno abbandonato la reale volontà di un cambiamento profondo. L’altra sera non è stato fatto”. Lo dice il coordinatore di FI Giovanni Toti in un’intervista a ‘La Stampa’. “Il nodo vero è che la piattaforma per riportare a casa tanti elettori, amministratori o quegli esponenti delle civiche che ci hanno abbandonato passa dalla costruzione di una casa che dev’essere di tutti, non solo di chi l’ha occupata. Allarghiamo l’organizzazione a forze nuove, in modo che tutti siano ascoltati – aggiunge – Stabiliamo regole e principi certi e consentiamo ai nuovi coordinatori di portare in fondo questo processo con credibilità. Ma se il primo atto formale, per giunta timido, con cui si chiede di allargare i coordinamenti regionali viene fermato, con quale credibilità ci presentiamo per cambiare il partito?”.
“Il primo passo è insediare un comitato per le regole che accolga tutti i gruppi che vogliono partecipare. Poi individuare, nelle regioni, commissioni che garantiscano trasparenza e correttezza. E fissare una data per le primarie entro l’autunno. Forza Italia ha promesso di cambiare pelle, invece mi sembra che lo spirito di autoconservazione stia prevalendo ancora. Se si ingenera la sensazione che stiamo perdendo tempo sarà una delusione per tutti. Se non ci si rende conto che serve una rivoluzione per il polo moderato ma si continua a pensare alle proprie poltrone si fa un errore di valutazione enorme. Anche perché, di questo passo, quelle poltrone non ci saranno più”, sottolinea Toti. Se non dovessero arrivare segnali concreti di cambiamento, è pronto a lasciare il partito? “Io vado avanti con il progetto che mi pareva Berlusconi condividesse, cioè costruire una nuova casa per moderati, popolari, riformisti, liberali. Ma per farlo serve una democratizzazione del partito. Il mio obiettivo resta un grande contenitore politico in stile Popolo delle Libertà. Se si fa partendo da Forza Italia, bene. Ne sarò felice. Ma non cambio idea, e il mio obiettivo finale non cambia”, risponde.