Sarà un Programma nazionale di riforma condizionato dal coronavirus quello del 2020. Il Governo, come scrive il ‘Corriere della Sera’, ha definito il piano che traccia anche le linee essenziali del Recovery Plan. “E’ assolutamente necessario evitare che la crisi pandemia sia seguita da una depressione economica – ricorda il ministro Gualtieri – e le risorse messe in campo dall’Unione Europea devono essere utilizzate al meglio“.
Idee chiare da parte del Governo con il Programma nazionale di riforma. 138 pagine per rilanciare il Paese con Palazzo Chigi che si è posto come obiettivo un livello di investimenti pubblici superiore al 3% del Pil. Una percentuale in aumento rispetto al 2019 quando questo si era fermato al 2,3%.
E la riuscita del piano dipende dalle riforme di sistema e, di conseguenza, dal decreto legge Semplificazioni, atteso in Consiglio dei ministri nelle prossime ore per dare il via all’iter parlamentare.
La maggioranza formata da Pd e M5s punta ad un’Italia completamente digitale. E per farlo c’è bisogno di un contributo alle famiglie per le connessioni veloci e l’acquisto di tablet e pc. Un bonus di 500 euro per i nuclei con Isee fino a 20mila euro e di 200 per quelli superiore a 20mila. Previsto entro due anni l’arrivo della fibra ottica in tutte le scuole statali. Confermato il rilancio dell’Ilva e un potenziamento della sanità. Possibile anche una riforma di Irpef e Iva con una riduzione delle aliquote effettive sui ceti di lavoro. Un capitolo dedicato anche ai trasporti e ai treni ad alta velocità con i tempi di accesso a Roma che non dovranno essere superiori alle 4 ore e mezza. Insomma, un piano ben preciso da parte del Governo che sarà presentato nelle prossime settimane.