Ficarra e Picone svelano il vero motivo dell’addio a Striscia la Notizia. Lo scorso 30 novembre la coppia di comici ha annunciato in diretta di voler lasciare il tg satirico di Antonio Ricci dopo ben quindici anni. Una decisione che ha colpito molto il pubblico e che, a quanto pare, sarebbe definitiva.
“Oggi è cominciata per noi l’ultima settimana di conduzione di Striscia – hanno spiegato -, che però dobbiamo annunciarvi sarà anche l’ultimo anno nostro a Striscia. E non vi nascondiamo che dopo 15 anni e 17 edizioni non è facile”. I comici hanno poi ringraziato tutto lo staff dello show con cui hanno lavorato in questi anni: “Ringraziamo questa famiglia, perché di questo si tratta, che ci ha coccolati e lusingati con il suo affetto facendoci sentire parte di sé – hanno spiegato -. Quindi la regia, lo studio, i cameramen, le nostre truccatrici, le veline”. Un ringraziamento speciale è poi andato ad Antonio Ricci: “Ma soprattutto ringraziamo Antonio Ricci che ci ha sempre fatto sentire importanti e di questo gliene saremo sempre grati. E ringraziamo voi telespettatori che ci avete sopportato eccome”.
Qual è il motivo dell’addio a Striscia la Notizia di Ficarra e Picone? A svelarlo sono stati proprio i comici in un’intervista al Corriere della Sera. “Sono trascorsi 15 anni, nel nostro lavoro ogni tanto ci sta di rimescolare le carte – hanno spiegato -. Era venuto il momento. È una scelta ponderata, che non è arrivata all’improvviso”. La decisione di lasciare la conduzione del tg satirico dunque sarebbe arrivata allo scopo di iniziare nuove avventure lavorative. “È una decisone che è nata e cresciuta nel tempo, come quando scrivi un film o uno sketch per la televisione: alla fine ti dimentichi chi ha avuto l’idea o ha cominciato a parlarne. Ne discutevamo tra di noi e poi ha preso sempre più forma, con leggerezza, tranquillità e già un briciolo di nostalgia che ci pervade”.
Con Antonio Ricci, anima della trasmissione, i rapporti sono ottimi: “È dispiaciuto quanto noi, ma ha compreso la scelta – hanno ammesso Ficarra e Picone -. Antonio ci ha fatto sentire fin dal primo giorno che Striscia non era casa sua, ma anche casa nostra. Ci ha fatto sentire sempre importanti. Anche umanamente. È sempre stato presente ai nostri debutti teatrali, è venuto a Siracusa per la prima delle Rane di Aristofane, non si perdeva mai le prime dei nostri film. Ci ha fatto sentire della famiglia”.