Migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità attraverso il lavoro. È questo l’obiettivo del progetto di inclusione lanciato a Fieracavalli dalla cooperativa “Apen’Down-Irriverenti Sociali”. Nei punti ristoro dei padiglioni 7 e 9 del salone internazionale sul mondo equestre in corso a Verona, sono 20 ragazze e ragazzi con sindrome di Down ad accogliere i visitatori e preparare caffè, aperitivi o un pranzo veloce.
Un’iniziativa che permette di aumentare la maturità affettivo-relazionale e l’indipendenza economica dei giovani lavoratori. Essere assunti in modo stabile, infatti, dà loro la possibilità di sviluppare competenze legate alla comprensione di sé e alla comunicazione con l’altro, imparando ad attivare capacità di problem solving, a rispettare le regole, il contesto, i ruoli e gli orari che un lavoro a tempo pieno richiede, senza dimenticare, infine, la gestione del denaro, solitamente affidata esclusivamente alla famiglia.
«Siamo fieri di quello che è stato seminato fino a oggi e consapevoli che il lavoro è ancora molto, ma le sfide che ci propone il futuro servono da motivazione per noi, per i ragazzi e le molte famiglie che stanno aderendo alla nostra proposta. Apen’Down-Irriverenti Sociali, infatti, crede che il lavoro sia un diritto di tutti e che ognuno possa dare il suo contributo se messo nelle condizioni di poter sviluppare ed esprimere le proprie capacità», commenta Silvia Bigagnoli, presidente della cooperativa sociale.
Nei primi mesi la cooperativa si concentrerà sul settore legato alla ristorazione, con l’ambizione di trasformarsi in una cooperativa multiservizi in cui corsi e occupazione professionale possano seguire le naturali inclinazioni e interessi di ciascuno.
Alla presentazione del progetto, oggi in Fiera a Verona, ha partecipato il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, che ha dichiarato: «Con Apen’Down-Irriverenti Sociali, aggiungiamo un tassello essenziale a un progetto di inclusione che, dall’anno scorso, ha mostrato una crescita straordinaria, fino alla nascita di una cooperativa. È una sfida che abbiamo vinto insieme: istituzioni, famiglie e, soprattutto, i ragazzi, che si impegnano con pazienza, professionalità e un profondo senso di responsabilità. Fieracavalli, di anno in anno, continua ad arricchirsi, abbracciando nuove iniziative, grazie a un percorso condiviso anche con la Regione Veneto, che ha saputo tradurre le linee guida in azioni concrete. Riconoscere i talenti e le competenze di ciascuno, investendo sulle potenzialità anziché sui limiti, è un impegno fondamentale».