La decisione del comitato d’appello non mi sorprende e conferma che la Fifa indaga in modo unilaterale. Questa sentenza pero’ ha un pregio, mi permette di ricorrere al Tribunale arbitrale dello sport, una corte indipendente. E’ la posizione di Michel Platini : ‘Resto candidato’, dice ancora. Platini e’ stato informato che la commissione d’appello ha confermato la sospensione provvisoria impostagli dal Comitato Etico della Fifa di 90 giorni. Questa decisione, sottolinea una nota del presidente Uefa, non è una sorpresa, era attesa da Platini e dai suoi avvocati. E conferma che la Fifa, attraverso i suoi organi interni, sta conducendo un’indagine unilaterale, iniqua e prevenuta contro Platini, violando ripetutamente il suo diritto di difendersi. La Fifa, sempre secondo Platini, sovrintende, senza oramai nemmeno tentare di nasconderlo, a un dilazione intenzionale e inammissibile della campagna di Michel Platini per la presidenza; la decisione della Commissione d’Appello, del 3 novembre, gli è stata notificata,due settimane dopo, senza alcun barlume di spiegazione a questo ritardo straordinariamente insolito. Nonostante le sue ripetute richiest in nessun momento Platini ha avuto la possibilita’ di esporre le proprie ragioni ai giudici, la qual cosa e’ semplicemente scandalosa. La decisione della commissione d’appello ha tuttavia un grande merito: essa permette finalmente a Platini, come era sua intenzione dall’inizio, di portare il suo caso alla Corte arbitrale dello sport, un tribunale indipendente, non ostacolato dal contesto elettorale e dalle pressioni che vengono dall’interno della Fifa. Platini, conclude la nota, ha piena fiducia che il TAS ripristinerà tutti i suoi diritti. Nel frattempo, rimane un candidato, sereno ma deciso, per la presidenza della Fifa.
Riprova
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