Vista la crisi e le sue conseguenze che hanno prodotto tra l’altro anche un forte astensionismo urge una rilegittimazione dei partiti in Italia. Questo è a grandi linee lo scopo che sta alla base della proposta di legge del Pd firmata da Tocci, Civati, Madia, Mucchetti, Rotta, Mineo, Decaro. Con questa proposta i firmatari chiedono lo stop al finanziamento pubblico ai partiti e ne inviano copia al presidente del Consiglio Enrico Letta che si dice sostenitori di tale volontà e di volore procedere rapidamente alla riforma del contributo pubblico”. Secondo quanto emerge dalla proposta nel documento si prevedono tre strumenti: il contributo pari all’uno per mille del gettito Irpef da ripartire secondo le indicazioni dei contribuenti; il credito d’imposta per le libere donazioni private con massimali ben definiti; il rimborso parziale delle spese elettorali effettivamente sostenute. Sono escluse, quindi, tutte le forme di finanziamento diretto dello Stato che non siano legittimate dalla scelta dei cittadini. “L’idea di fondo – specificano i deputati del Pd – è ritrovare un legame stretto tra la partecipazione dei cittadini e le forme di finanziamento dei partiti per restituire credibilità alla politica. Questo implica dunque un partito centrato sul popolo delle primarie, capace di mettere a frutto giorno per giorno la disponibilita’ di milioni elettori: non si tratta solo di forme di finanziamento, si tratta di rendere i cittadini protagonisti dell’azione politica”.
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