Finanziamento partiti. Italia bocciata da Strasburgo

Bocciato il sistema di finanziamento pubblico dei partiti in Italia. Il Consiglio europeo ha infatti rilevato la presenza di carenze “importanti”, controlli “inefficienti” e sanzioni “inefficaci”. Urgente dunque per Strasburgo, porre rimedio.

Sotto accusa, soprattutto i controlli. Stando a quanto si legge nel  documento elaborato dalla commissione ‘Greco’ (Groupe d’Etats Contre la Corruptione, il braccio anti-corruzione dell’organizzazione paneuropea), sarebbe proprio il sistema che gestisce i partiti a destare le maggiori preoccupazioni. Ed infatti,si legge sempre nella nota, “il ruolo che i cittadini possono svolgere è molto limitato e quello esercitato dalle autorità pubbliche è molto frammentato, più formale che sostanziale”. Dunque soluzione auspicabile, sarebbe quella di una riforma  dei partiti cominciando da una chiara definizione del loro status legale. In particolare, bisognerebbe introdurre il divieto generale per donazioni anonime e abbassare le soglie oltre la quale è obbligatorio rendere pubblica l’identità del donatore.

Non si spiega infatti perché tra il ’94 e il 2008 i partiti politici hanno speso in totale 570 milioni di euro, ma i rimborsi ricevuti per le campagne elettorali sono stati 2,25 miliardi di euro. “Una discrepanza, spiega l’organismo di Strasburgo, dovuta al fatto che in Italia l’erogazione dei fondi è legata al numero di voti ottenuti e non alle spese sostenute”.

Partiti preparano testo per riforma. In tanto Pdl, Pd e Terzo Polo stanno ultimando il testo da presentare, in merito alla riforma dei partiti. Il presidente dei senatori Pd Finocchiaro precisa che “i partiti devono poter contare su risorse certe e pubbliche se no ci sarebbero solo partiti di Paperonì o finanziamenti illeciti”. Bersani ribadisce la trasparenza del suo partito: ‘Da sempre il Pd certifica i bilanci’. Il quotidiano dei Vescovi Avvenire esorta alla celerità: ‘Ora né indugi né trucchì. Matteolidichiara: ‘Si può fare in fretta ma non potremmo accettare un decreto’. Anche per Gasparri l’iter in commissione potrebbe essere brevissimo.

Buscema: “Corte dei Conti garante trasparenza partiti”. “L’esigenza di trasparenza può essere garantita dalla Corte dei Conti che da 150 anni” svolge controlli, dice il presidente dell’associazione dei magistrati della Corte Angelo Buscemarilevando che la magistratura contabile “é già in grado di svolgere questo compito”. “Chiaramente – precisa – si tratterebbe di una garanzia in funzione ausiliaria del Parlamento”.

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