Assoluzione per Marco Cappato perche’ il “fatto non sussiste”. E’ quanto ha chiesto il procuratore aggiunto, Tiziana Siciliano, al termine della requisitoria nel processo davanti alla Corte d’Assise di Milano che vede imputato il tesoriere dell’associazione Luca Coscioni per l’aiuto al suicidio di Fabio Antoniani, noto anche come dj Fabo. “E’ ovvio che chiederemo l’assoluzione ma questa volta in maniera estremamente convinta perche’ il ‘fatto non sussiste’ perche’ il fatto di reato cosi’ come contestato non sussiste. Pertanto la conclusione alla luce delle risposte della Corte Costituzionale e’ che Cappato vada assolto”.
“Riprendiamo – aveva esordito il pm Siciliano nella sua requisitoria – questo processo con una maggiore serenita’ rispetto al periodo in cui trasmettemmo gli atti alla Corte Costituzionale. E’ bello – ha sottolineato il rappresentante dell’accusa – avere un percorso tracciato che e’ stato dato con grande chiarezza dalla Consulta con una sentenza molto equilibrata che ha tenuto conto dell’enorme difficolta’ nell’esplorare una materia che sarebbe dovuta essere retaggio del Parlamento invitato in maniera esplicita a prendere queste decisioni”.