La persona italiana ferita nell’attacco all’arma bianca di Turku è, secondo quanto si apprende da fonti della Farnesina, una ricercatrice di 30 anni, in Finlandia per lavoro da alcuni anni. La ragazza è ferita a una spalla ed è ricoverata in ospedale. Per l’attacco è stato arrestato un giovane marocchino di 18 anni.
L’attacco di Turku s’inquadra in un momento di forti tensioni in Europa, perché avvenuto all’indomani del sanguinoso doppio attentato di Barcellona e Cambrils, in Catalogna, costato la vita a 14 persone. Non a caso già da ieri, quando ancora la pista terroristica non era considerata quella prioritaria, le autorità finlandesi hanno rafforzato i controlli e la sorveglianza nei punti sensibili, a partire dall’aeroporto internazionale di Helsinki. La Finlandia è uno dei paesi più tranquilli del Vecchio Continente. Tuttavia a giugno i servizi di sicurezza (Supo) avevano innalzato il loro livello di valutazione del rischio, annunciando di aver rilevato un’attività dello Stato islamico (Isis) che avrebbe potuto mettere nel mirino proprio il paese nordico. Allora, il rischio era stato portato da “debole” a “elevato: il secondo in una scala di quattro.
L’assalto di ieri è stato rubricato dalla polizia come omicidio con “intento terroristico” in relazione alle due vittime e come tentato omicidio per quanto riguarda le persone ferite. In tutto, sono otto le persone ricoverate in ospedale, di cui tre, compreso l’assalitore, in terapia intensiva. La polizia non ha al momento specificato se in relazione all’assalto sono stati effettuati altri arresti. Una conferenza stampa è stata annunciata per le 13 ora italiana.