Il premier Conte ha spiegato il nuovo decreto varato dal Cdm di ieri pomeriggio in diretta Facebook in una conferenza stampa con i giornalisti collegati anche in streaming. Per quanto riguarda le multe sono previste da 400 a 3000 euro per violazioni, ha detto Conte. “Il Dpcm è uno strumento flessibile che ci consente di dosare le misure di contenimento del rischio in funzione della diffusione del contagio” dice il premier Conte. “A livello sanzionatorio – aggiunge – abbiamo introdotto una multa: il pagamento che va da 400 euro a 3000 euro. D’ora in poi ci sarà una sanzione pecuniaria. Sono soddisfatto e orgoglioso della reazione degli italiani nel rispettare le prescrizioni. La stragrande maggioranza dei cittadini si sta conformando alle nuove regole. Ciascuno deve fare la propria parte per affrontare l’emergenza per uscire quanto prima da questa fase”, osserva Conte. Fino a 5 anni per chi viola quarantena La violazione intenzionale del divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione o dimora per le persone sottoposte a quarantena perché risultate positive al virus è punita, ai sensi dell’articolo 452, primo comma, n. 2, del codice penale, con la reclusione da uno a cinque anni.
Questa è una delle norme contenute nel decreto legge, approvato stasera dal Cdm. “Decidere di chiudere interi comparti individuando di punto in bianco quali sono le attività essenziali e non essenziali è una operazione complicatissima. L’Italia non ha mai affrontato problematiche di questo tipo” ha affermato il presidente del Consiglio. “Stiamo facendo degli aggiustamenti – ha aggiunto il premier – è una cosa complicata, perché le filiere produttive sono molto integrate”. “Garantita filiera alimentare e rifornimento carburante” “Posso garantire che la filiera alimentare sarà assolutamente garantita e che sarà assicurato anche il rifornimento del carburante”, ha specificato Conte. Poi il premier aggiunge: “Abbiamo deliberato l’adozione di un decreto legge che riordina la disciplina anche dei provvedimenti che stiamo adottando in questa fase emergenziale. Il nostro assetto non prevedeva un’emergenza di questo tipo. Con questo decreto legge abbiamo regolamentato più puntualmente e in modo più trasparente i rapporti tra l’attività del governo e del parlamento. Prevediamo che ogni iniziativa venga trasmessa ai presidenti delle camere e che io vada a riferire ogni 15 giorni”.