Fino al 1 febbraio al centro di Roma le 11 sculture monumentali di Gianfranco Meggiato

Castore e Polluce, i mitici Dioscuri, i “figli di Zeus” sono i protagonisti di una grande esposizione dello scultore Gianfranco Meggiato

Gianfranco Meggiato – “I Dioscuri Tornano A Roma”
Durata: fino al 1 febbraio 2024
Orario: 00.00/24.00 Ingresso libero
Sede: Via Veneto e Porta Pinciana, ROMA
Info: info@fundaciongianfrancomeggiato.org – Cell. +39 3926238298
Sito web: fundaciongianfrancomeggiato.org

Il progetto espositivo nel cuore di Roma

Castore e Polluce, i mitici Dioscuri, i “figli di Zeus” sono i protagonisti di una grande esposizione dello scultore Gianfranco Meggiato, in corso fino al 1° febbraio a Roma: Undici sculture monumentali sono allestite in strada, in un luogo emblematico della Capitale, nel cuore del Municipio 1, in via Veneto e a Porta Pinciana.

I Dioscuri tornano a Roma”, organizzata dalla “Fondazione di Arte e Cultura Gianfranco Meggiato”, ha per curatore scientifico Dimitri Ozerkov, già direttore dell’Arte Contemporanea dell’Ermitage di San Pietroburgo, dimessosi dalla direzione museale nel 2022 in segno di protesta contro l’invasione russa in Ucraina.
Partendo dal mito dei Dioscuri, la mostra indaga i significati della dualità e della duplicità, degli opposti che tendono all’Uno, così come Castore-Materia (umano) e Polluce-Spirito (Divino) sono realtà complementari che perseguono l’unione. Le opere sono realizzate da Meggiato in alluminio, con la tecnica della fusione a staffa, e in bronzo, con la tecnica della fusione a cera persa, tutte le sculture sono poste su basi in acciaio inox. La loro altezza varia da due fino a cinque metri. È possibile percorrere l’itinerario dell’esposizione attraverso il proprio smartphone, seguendo una mappa completa di immagini e descrizione, che si attiva scannerizzando un QR code, posto sui cartelli esplicativi che accompagnano ciascuna scultura.
Il catalogo, che sarà presentato nei primi mesi del 2024, è pubblicato da Editoriale Giorgio Mondadori.
“Portare questa grande mostra con 11 opere nel centro della Capitale – spiega Gianfranco Meggiato – ci consente di riferirci alle radici di Roma Antica per trasmettere una visione di estrema attualità: come Castore e Polluce che erano fratelli diversi, l’uno mortale e l’altro divino, così anche noi, oggi, siamo invitati a riflettere sul valore di quello che ci appare diverso da noi stessi, per riconoscerlo come fonte di arricchimento per la comunità, con la consapevolezza che siamo tutti foglie dello stesso albero, siamo tutti onde dello stesso mare. È questa per me l’essenza della vera fratellanza”. 

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