Ancora in prigione Franco Fiorito. Il gip Stefano Aprile ha infatti respinto la richiesta di scarcerazione presentata dai difensori dell’ex capogruppo del Pdl alla Regione Lazio. La richiesta era stata presentata dagli avvocati Carlo Taormina ed Enrico Pavia al termine dell’interrogatorio di garanzia di Fiorito. Intanto domani è prevista l’udienza davanti al tribunale del riesame cui hanno fatto ricorso gli stessi difensori contro l’ordinanza di custodia cautelare del gip per il reato di peculato.
Zingaretti: “Non mi candido per scappare da Roma”. Continua intanto lo scontro sulla data delle elezioni. Per Nicola Zingaretti bisogna affrettare i tempi: “la Polverini si è dimessa da 10 giorni, il governo ha detto che si deve votare entro 90 giorni, e invece dicono che bisogna andare avanti così fino ad aprile: questa è una prima grande battaglia da fare”, dichiara a a Supermax su Radio 2. “Dicono che votare subito costa 27 milioni ma restare fermi per 6 mesi, peraltro senza consiglio, ha per i cittadini un costo enorme”, aggiunge. “In democrazia quando ci si dimette si indicono le elezioni. Ecco perché parlo di emergenza, non ho più parole”, sottolinea Zingaretti.
Ed in merito alla sua candidatura alla Regione, ha ribadito: “Non l’ho fatto per scappare da Roma”. “Quando sento dire Nicola scappa da Roma mi viene da ridere. Questa è la mia città, la città che amo. Noi romani ci stupiamo quando sentiamo che uno si candida alla Regione – ha detto – Ma quello è un luogo fondamentale per cose importantissime, come la sanità. Vado lì perché governare è importante anche per Roma”.
Poi, si lascia scappare una promessa: “Se ce la farò, vi lascerò una Regione più trasparente e utile”. “Lo schifo che è emerso in questi ultimi giorni – ha aggiunto – non è solo lo spreco di soldi, ma il fatto che li prendevano mentre chiudevano ospedali e servizi pubblici. Visto che ho 47 anni e faccio politica da quando ne avevo 17, voglio dimostrare che la politica e i politici non sono tutti uguali”
De Lillo: “Darò il massimo per la riconquista della Regione”. “In un momento di oggettiva difficoltà per il Pdl, ho deciso di dare il massimo contributo per la riconquista della Regione da parte del centrodestra. Per questo motivo presento oggi la mia candidatura alle primarie per le regionali del Lazio”. E’ quanto annuncia il senatore del Pdl Stefano De Lillo che parla della necessità di dare rappresentanza ai valori moderati cattolico-liberali.