Negozi cinesi e phone center ad ogni angolo. E poi venditori abusivi, ubriachi, bivacchi e sporcizia. Ma adesso per Firenze è arrivato il conto perché, a causa del degrado in cui versa il suo centro storico, la città rischia addirittura di perdere il patrocinio dell’Unesco e di essere depennata dal novero dei siti patrimonio dell’umanità. Cosa che, per una città riconosciuta nel mondo come patria di arte e cultura, sarebbe imperdonabile Una sorta di prima ammonizione è arrivata nei giorni scorsi e, per ora, la città è stata posta sotto osservazione. E se le cose non cambieranno in fretta, si passerà al secondo step, vale a dire la messa in mora. Fino poi a incappare, come detto, nell’espulsione dall’elenco dei siti Unesco. A farlo sapere è stato lo stesso sindaco, Dario Nardella, che ha annunciato di persona la cosa ai giornalisti, aggiungendo in tutta fretta di avere già pronto un piano di emergenza. Perché al centro del problema sono le centinaia di attività, legali e non, gestite da stranieri che negli anni hanno completamente invaso il centro storico e che, con il carico di disperati, clandestini, spaccio e malavita che si portano dietro, letteralmente soffocano la città, con residenti e turisti che di fatto si sentono sotto assedio.
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