Gli Uffizi di Firenze hanno dichiarato “guerra” allo street food ma la proposta del direttore del museo toscano, Eike Schmidt, di inserire quella che è stata già ribattezzata la “tassa sul panino” ha già scatenato le polemiche.
In un’intervista a ‘La Nazione’, il direttore degli Uffizi Eike Schmidt ha lanciato la sua proposta: “C’è una cosa che credo si possa dire per tutte le città d’arte e quindi anche a Firenze: sarebbe giusto introdurre una tassa aggiuntiva per i locali di street food che costringono i loro clienti a mangiare per strada. Chi mangia per strada causa dei costi alla collettività perché le strade vanno poi pulite. Noi agli Uffizi puliamo il loggiato due volte al giorno. Olio e ketchup non fanno bene alla pietra serena e se non li togli subito entrano in profondità e rimane la macchia”.
Ancora Eike Schmidt: “Firenze soffre del degrado del turismo di massa, rifiuti compresi, soprattutto quelli generati da fast e street food”.
Tassa sul panino a Firenze: le reazioni
L’idea lanciata dal direttore degli Uffizi di Firenze Eike Schmidt non è piaciuta né ai commercianti né a chi lo street food è solito acquistarlo e mangiarlo.
A raccogliere le reazioni alla proposta della “tassa sul panino” è stato lo stesso quotidiano ‘La Nazione’.
Il vinaio di piazza del Grano a Firenze, a due passi dagli Uffizi, ha affermato: “Mi sembra una barzelletta, è assurdo. Cosa c’entra il direttore degli Uffizi con le tasse?”.
Un ristoratore di via dei Neri ha aggiunto: “Piuttosto puliscano di più, con tutta la Tari che paghiamo e abbiamo pagato anche nei mesi di chiusura”.
Il pensiero di Letizia: “Sono contraria. Dovrebbero piuttosto mettere più spazzini a pulire, visto che li paghiamo noi comuni mortali. Servono anche i bagni chimici, c’è sporco da tutte la parti. Io vivo in Santo Spirito e non ci si sta da come è ridotta”.
Contrario alla tassa anche un turista italiano, intercettato mentre era in fila per acquistare la tipica schiacciata ripiena. Le sue parole: “Mi sembra una stupidaggine tassare i locali. Se un locale funziona e lavora perché tassarlo? Bisogna incentivare l’imprenditoria, non tassarla. Inoltre, il fatto che le persone sporchino dipende dal senso civico, non è colpa di chi fa il suo lavoro vendendo un panino o una bibita”.
C’è, però, anche chi è favorevole alla nuova tassa: “Sono d’accordo con il direttore degli Uffizi. È vero che chi consuma sporca le strade. E poi, diciamocelo, tutta questa gente appollaiata sui marciapiedi o sulle scalinate è anche brutta da vedere”.