Militari della Guardia di finanza del comando provinciale di Ragusa hanno sequestrato beni e disponibilità finanziarie per circa 1.300.000 euro ad un’azienda di Vittoria dedita alla raccolta ed alla trasformazione della plastica, accusata di avere non avere dichiarato imposte dirette per oltre 21 milioni di euro e di avere evaso circa 4 milioni di euro di Iva. Sigilli sono stati posti a una Porsche Cayenne, a un Rolex, a 10 immobili e a 10 terreni. Denunciati in stato di libertà alla Procura di Ragusa tre indagati, due dei quali appartenenti allo stesso nucleo familiare, per dichiarazione infedele e occultamento di scritture contabili Secondo le Fiamme gialle la società, che si sarebbe servita di ‘teste di legno’ nel ruolo di rappresentante legale, avrebbe utilizzato, tra l’altro, lo stratagemma di avvalersi di consulenti compiacenti, anche fuori provincia, nei cui uffici ha delocalizzato, fittiziamente, la sede legale.
Per evitare che emergessero ‘allert automatici’, sono state sempre presentate dichiarazioni dei redditi ed Iva, ma con ricavi pari a zero. Le indagini erano state avviate dopo la scoperta, un anno fa, della violazione di norme ambientali nell’azienda, accusata di stoccaggio incontrollato di fanghi, rifiuti speciali e per l’illecito smaltimento della plastica dismessa da serre. In quel caso le Fiamme gialle sequestrarono un’area industriale di circa 40.000 metri quadrati, provvedimento che la Cassazione ha confermato il 9 novembre del 2016.