ROMA. La lotta all’evasione continua in Italia più serrata che mai, entro oggi banche e altri intermediari finanziari dovranno comunicare all’agenzia delle entrate, i dati sui trasferimenti da e verso l’estero, oltre i 15 mila euro fatti nel 2014, dai propri clienti (residenti e non in Italia) attraverso bonifici e altre operazioni relative ai crediti documentari, risultanti dall’archivio unico informatico tenuto ai fini dell’antiriciclaggio. Nel mirino del fisco,c’è soprattutto chi ha portato capitali all’estero e che ha l’occasione di mettersi in regola con la voluntary disclosure. La direttrice dell’agenzia delle entrate, Rossella Orlandi, ha annunciato al “ Corriere della Sera” una stretta del fisco contro l’evasione fiscale, che a breve comporterà l’invio di 210 mila lettere a contribuenti che non sono in regola e che dovranno farlo prima che scattino ulteriori accertamenti ed eventuali sanzioni. Il fisco, tiene sotto tiro, in particolare 5 mila esercenti di slot machine che non hanno dichiarato tutte le somme incassate, ma anche 200 persone fisiche con appartamenti all’estero non denunciati. Queste lettere, sottolinea Orlandi sono state inviate anche a 190 mila contribuenti soggetti a studi di settore e a 20 mila tra chi non ha dichiarato tutte le plusvalenze che risultano all’agenzia delle entrate, i professionisti che non hanno denunciato tutti i compensi e i soggetti IVA, con un volume di affari inferiore alle fatture comunicate al fisco, dai clienti attraverso lo spessimetro. In tutto si tratta di un imponibile non dichiarato di 1,3 miliardi di euro. Nonostante l’alta percentuale di evasione fiscale, la direttrice dell’agenzia delle entrate, Rossella Orlandi, afferma di essere ottimista perché al 31 agosto gli incassi dalla lotta all’evasione sono arrivati a 8 miliardi e mezzo, un dato in linea con quello dello stesso periodo del 2014, che si concluse con un record di 14 miliardi.
Fabio D’Amora