E’ necessaria una moratoria dei versamenti per aiutare i contribuenti che sono stati colpiti dalla crisi economica aggravata dal Covid
“Il 10 dicembre 2020 è il termine di scadenza della proroga dei versamenti per i contribuenti che abbiano aderito alla ‘Rottamazione Ter’, che abbiano differito i versamenti in ragione dell’adesione alla ‘Rottamazione Bis’ e di coloro che hanno aderito al cosiddetto ‘Saldo e stralcio’ delle cartelle. Ebbene, crediamo che il perdurare dell’emergenza renda palese la situazione di impossibilità ad adempiere alle scadenze. Per questo, proponiamo per questa tipologia di contribuenti una moratoria dei versamenti, a condizione che ricorrano alcuni requisiti”. Lo affermano Matteo De Lise, presidente Unione nazionale giovani commercialisti, e Maria Pia Nucera, presidente Associazione dottori commercialisti.
In una nota inviata, tra gli altri, al presidente del Consiglio e al ministro dell’Economia, De Lise e Nucera evidenziano come il perdurare dell’emergenza sanitaria renda necessario “il procrastinarsi degli interventi di carattere straordinario in termini di programmazione delle attività di riscossione”.
“I requisiti individuati per ottenere la revisione dei termini di riscossione – scrivono i due presidenti – sono i seguenti: requisito di continuità aziendale. Valga la previsione di un modello di autocertificazione al pari di quello previsto per l’ottenimento del “Fondo Perduto” in termini di previsione di continuità aziendale per un periodo almeno eguale a quello previsto dal piano di ammortamento dei debiti oggetto di moratoria.
E poi, individuazione delle percentuali di calo dei fatturati, come previsto per l’ottenimento dei crediti di imposta speciali e le indennità a fondo perduto secondo le regole dei precedenti Decreti (Cura Italia e Rilancio); tale specifica deve consentire il mantenimento dei flussi attesi di riscossione da parte di tutti i contribuenti non gravati dagli effetti pandemici e restringere la platea dei beneficiari della moratoria ad una percentuale, si stima, di circa un terzo del gettito atteso.
Infine, per consentire il mantenimento dell’equilibrio del Bilancio di Stato secondo il principio dell’invarianza del gettito (e del riscosso) – concludono i rappresentanti di Ungdcec e Adc -, si propone la stipula obbligatoria di apposita polizza fideiussoria assicurativa a garanzia del pagamento del quantum oggetto del piano di ammortamento”.