“Accogliamo con favore la dichiarazione del ministro della Giustizia, Carlo Nordio: affermare che un imprenditore non riuscirebbe a rispettare tutti gli adempimenti (con la certezza di essere esente da ogni responsabilità amministrativa, civile e penale) anche se avesse a disposizione un esercito di commercialisti, è una presa d’atto da parte della politica di quello che noi diciamo da anni: in Italia la burocrazia e l’iper regolamentazione rendono difficile, se non impossibile, il corretto funzionamento del sistema economico-fiscale”. Lo afferma Matteo De Lise, presidente Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.
“Ritengo che le parole del ministro, dunque, non siano un incentivo all’evasione ma lo spunto per migliorare la macchina finanziaria del Paese ed esaltare il valore e la funzione sociale dei commercialisti. Alla politica chiediamo – aggiunge De Lise – di semplificare e ragionare sulle responsabilità, per permettere ai professionisti di lavorare al meglio, agli imprenditori di pagare le tasse ma anche allo Stato di incassare di più e con maggiore facilità”.