Un totale di 311 lavoratori irregolari, fatturazioni per operazioni inesistenti per 5,1 milioni di euro, redditi sottratti a tassazione per 5,4 milioni di euro, contributi e ritenute non versate per 625 mila euro, 8 persone indagate e un sequestro per equivalente per 4.050.000 euro. Sono alcuni risultati dell’operazione ‘Clepe et Labora’, condotta dalla Guardia di Finanza di Pordenone su delega della locale Procura della Repubblica, resi noti dal comandante provinciale delle Fiamme Gialle, colonnello Stefano Commentucci. Le indagini, avviate oltre 10 mesi fa dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria, hanno interessato una cooperativa facente parte di un noto gruppo operante in diverse province del Triveneto in servizi di facchinaggio, movimentazione merci e servizi ecologici.
Secondo quanto ricostruito, la cooperativa, per sottrarsi agli obblighi fiscali, avrebbe annotato in contabilita’ costi fittizi originati da fatture per operazioni inesistenti emesse da altri enti cooperativistici – con sede nelle province di Padova, La Spezia, Bari e Pordenone – creati con finalita’ prevalentemente fraudolente avendo strutture precarie e limitate nel tempo, sedi di comodo e risultando inadempienti agli obblighi dichiarativi. Le fatture false si riferivano a pagamenti per prestazioni, mai avvenute, in cantieri che sarebbero stati avviati nella Federazione Russa e in Serbia, nonche’ per l’acquisto di macchinari industriali risultati inesistenti. Questi costi fittizi permettevano quindi di “abbattere” il reddito generando in capo alla cooperativa “finti” crediti Iva che venivano utilizzati per “compensare” debiti tributari e contributivi del personale dipendente.